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Yamaha: “Arriveremo con le elettriche, a due e tre ruote”


Kevin21

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Nel futuro di Yamaha ci saranno moto elettriche a due e tre ruote. A dircelo è Fabrizio Corsi, Product Communication Manager Yamaha Motor Italia, che ci parla anche dei segreti della nuova MT-09

 

Una volta le moto “medie” erano di 600 cc, poi si è passati a 800-850 cc e ora voi con la MT-09 siete a 900 cc. Si arresterà mai questa crescita?


“È vero, ci troviamo in una fase in cui le cilindrate continuano a crescere, e allo stesso tempo diminuiscono i pesi delle moto. Uno degli aspetti più importanti di questa evoluzione tecnologica è proprio il rapporto peso/potenza, che è molto cambiato. E poi c’è da considerare il fatto che ora abbiamo moto che raggiungono il picco di coppia molto più in basso rispetto al passato e sono diventate quindi più gestibili. Le cilindrate continueranno ad evolvere: è questa l’elemento sul quale puntare l’attenzione. Non parlerei di crescita, ma di innovazione. Si attesteranno intorno a questa cubatura se consideriamo le medie”.


Non pensate che ora ci sia un “salto prestazionale” troppo marcato tra MT-07 e MT-09?

 

“No, perché la MT-07 è una entry level a tutti gli effetti. È divertente, e anche più “teppistica” nella guida rispetto ad alcune concorrenti. È una moto che serve per riportare sempre più motociclisti e sempre più generazioni sulle due ruote. La MT-09 va proprio a colmare quel gap tra la bellissima sorellina e il mondo delle sportive pure. È una moto pensata per chi vuole divertirsi su strada, senza avere a che fare con le potenze impegnative delle supersportive, oggi sfruttabili solo in pista. In altri termini, è una moto che sta al passo con i tempi e risponde a diverse esigenze”.

 

La nuova strumentazione della MT-09 è da 3,5”, perché è così piccola? Le concorrenti hanno display che vanno da 4,5 a 6,5”…

 

“È una scelta anche di design. Volevamo tenere il display il più minimalista possibile. E quindi la scelta è andata sul 3,5”.

 

Sul nuovo NMax 125 ha fatto il suo debutto la strumentazione connessa con lo smartphone, perché non abbiamo questa possibilità anche sulla MT-09?

 

“L’NMax è il primo veicolo sul quale abbiamo iniziato a sperimentare una fase di connettività Bluetooth, ovviamente il futuro va in questa direzione ed espanderemo la possibilità di essere connessi agli altri modelli”.

 

Perché avete deciso di intervenire sulla ciclistica in modo così radicale?

 

“Il discorso è molto approfondito. Volevamo fare in modo che tutte le modifiche lavorassero in sinergia. Di conseguenza non siamo intervenuti solo sul motore, in ottica Euro 5, ma abbiamo tolto 4 kg e aggiunto 4 CV. Abbiamo ridisegnato tutto cercando di aumentare la qualità totale della moto, mantenendone però lo spirito originale. Nel perfetto stile Yamaha: perseguiamo la strada dell’innovazione, valorizzando il DNA del marchio”.

 

MT-07 e MT-09 hanno più o meno la stessa età. La ciclistica della prima è stata solo aggiornata nel corso degli anni. Quella della MT-09 questa volta è stata rivoluzionata. Si può dire che la MT-07 sia nata con una ciclistica migliore?

 

“No, non credo, sono due ciclistiche studiate per moto con motorizzazioni differenti che si rivolgono a due clienti diversi, con esigenze diverse. È giusto quindi che il loro sviluppo non si sovrapponga”.

 

Avete dovuto rinunciare a qualcosa che avevate in mente per non sforare il target di prezzo?

 

“Nell’ottica ingegneristica e di prodotto si può sempre fare di più. Ma se consideriamo il risultato siamo molto contenti di tutto quello che abbiamo fatto”.

 

Il pacchetto elettronico della MT-09 è cresciuto notevolmente, perché non includere anche il cruise control?

 

“Questo dispositivo è presente di serie sulla versione SP. Abbiamo voluto mantenere due versioni distinte della moto. Con la SP proponiamo una versione Premium. Con la MT-09 standard, invece, abbiamo voluto tenere un prezzo di mercato competitivo”.

 

È curioso che, in tema di elettronica, ora la naked più evoluta di Yamaha sia la MT-09 e non la MT-10. Quando aggiornerete la MT-10?

 

“Per il momento quello che abbiamo introdotto come gamma 2021 nella famiglia della naked sono la MT-07 e la MT-09. Abbiamo dichiarato che l’Euro 5 metterà fuori produzione solo il Super Ténéré 1200 e l’FJR1300. Quindi in futuro… vedremo”.

 

È indubbio che il futuro delle due ruote vada verso la mobilità elettrica, come si sta muovendo Yamaha in questo settore?

 

“Yamaha nel secolo scorso ha inventato la prima bicicletta a pedalata assistita e oggi siamo uno dei più grossi costruttori in assoluto di motori elettrici. Non solo di bici, ma anche per golf car e motori marini. Sull’elettrico abbiamo una visione molto chiara e precisa: è una direzione dove tutti andremo. Valutiamo di introdurre dei prodotti innovativi che soddisfino le esigenze dei clienti, sia in termini di performance sia di qualità. Stiamo già sperimentando in altri mercati uno scooter elettrico e abbiamo presentato concept molto interessanti. Siamo all’inizio di una roadmap nel mondo elettrico. A due e tre ruote” .

 

Motociclismo

 

 

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Sul motore elettrico c'è ormai ben poco da migliorare. Il problema rimangono le batterie. Quindi a mio parere il futuro è legato ai produttori di batterie e non a quelli dei motori. Infatti un secolo fa dicono di aver inventato la bicicletta elettrica e c'era pure la macchina elettrica. Ma dopo 100 anni si continua ancora ad attaccare alle ruote praticamente un generatore di calore...

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