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Yamaha XSR 700, lo scrambler alla “portoghese” è davvero unico


Kevin21

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Il lavoro frutto di due creativi portoghesi, che hanno potenziato e reso più tecnologica quella che era già una signora moto.

Non serve avere chissà quali stabilimenti o team di lavoro per creare qualcosa di ingegnoso e degno di nota. Bastano tempo, competenza, passione, e, ovviamente, dei mezzi su cui lavorare.

 

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Il lavoro di Nuno e Ricardo

Tutte cose che Nuno Capêlo (della Capêlo’s Garage) e Ricardo Santos (della Elemental Rides) hanno. Dal loro lavoro congiunto nasce questa Yamaha XSR700. Un progetto portato avanti per Yamaha Portugal. E non è la prima volta che i due creativi lavorano insieme. In passato hanno costruito una SR400, che ha suscitato ottime reazioni tra gli esperti.

La maggior parte delle novità, almeno sotto il profilo visivo, riguardano il serbatoio del carburante. Un’unità in acciaio su misura che è ispirato dalle moto degli anni ’70 come la Yamaha XT500.

Questa XSR700 è stata commissionata come parte del programma Yard Built di Yamaha Europe, con costruttori di nove paesi diversi che consegnano due ruote. E allora inizia il lavoro. Prima mentale e creativo. Di confronto. Poi, trovata la quadra, il lavoro vero e proprio. E questo è il risultato.

 

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L’XSR700 ha buone ossa e un motore potente e versatile. Ma Nuno e Ricardo volevano migliorare le sue capacità fuoristrada e dargli un aspetto neo-retrò, ispirato alle iconiche moto da cross Yamaha degli anni ’70 e ’80. Così l’hanno chiamata “XSR700 TT” per “True Tribute”.

Hanno iniziato sostituendo le sospensioni dell’XSR700 con qualcosa di un po’ più rude. È stato aggiunto un set di forcelle Showa con lato destro personalizzato da 43 mm. Sono regolabili in compressione ed estensione, con 230 mm di escursione. Anche l’ammortizzatore posteriore è di Showa, completamente regolabile e collegato a un collegamento rimovibile per adattarsi alla corsa dell’avantreno. Le ruote sono state sostituite con un set personalizzato con mozzi Talon, cerchi Excel e raggi in acciaio inossidabile. Misurano 18″ davanti e 17″ dietro e indossano pneumatici da enduro Mitas.

 

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Con le prestazioni già ragguardevoli del motore a manovella a doppio parallelo parallelo da 74 CV, non c’era bisogno di armeggiare troppo. Nuno e Ricardo hanno semplicemente sostituito l’airbox con un paio di filtri in schiuma per fare spazio alla nuova carrozzeria.

Subito dietro c’è un tachimetro Acewell e un set di manubri scrambler. La batteria è stata sostituita con un’unità agli ioni di litio con connettività Bluetooth. In modo da poterla monitorare dallo smartphone. Così si completa il lavoro e la Yamaha XSR700 TT di Nuno e Riccardo è pronta per stupire.

 

QuattroMania.it

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