gerribs Inviato 29 Maggio, 2020 alle 18:31 Condividi Inviato 29 Maggio, 2020 alle 18:31 Grazie a Riccardo Giacomini dell'officina TECNOMOTO di Porcia (Pordenone) abbiamo una tutorial e i consigli che che ci permettono di ottenere il cambio rovesciato sulle pedane di serie della MT-09/Tracer 900 (vale anche per la XSR 900), con un risultato pulito e poco invasivo, come fosse uscito direttamente dalla fabbrica. Oltretutto permette di mantenere il sensore del quickshift originale Yamaha o di terze parti, senza alcuna modifica. Come base di partenza in questo tutorial si usa una leva cambio della R1 2002/2003 che ha la boccola di rotazione, dove si infila la pedalina, di diametro 17mm e l'asta di spinta è opposta all'originale. In questo modo si inverte il movimento della leva MA NON del sensore del quickshift sull'asta, così che lo stesso si ritrovi in fase di pressione all'inserimento marcia superiore. In pratica, quello che di solito si esegue sulle moto non equipaggiate di sensore, e cioè di girare la bielletta sul motore, qui succede sulla leva cambio. La prima operazione da fare è ridurre lo spessore della leva della leva della R1da 20mm a 18mm come sulla leva originale (vedi foto). Se si dispone di una fresatrice il lavoro è pulito e perfetto. Si procede quindi a invertire la posizione dell'uniball da un lato all'altro per poter far passare l'asta tra battitacco e piede (all'interno tra battitacco e forcellone non c'è spazio a sufficienza). L'uniball è fissato con un perno ribattuto, qundi è semplice eliminare la parte ribattuta e sfilarlo. L'uniball (con normale filetto sinistro) si fissa poi con dado e bullone. Se l'uniball si dovesse rovinare è facilmente reperibile in commercio. Il passo successivo è spostare più all'esterno l'uniball fissato sulla bielletta del cambio. Questo si ottiene aumentando di qualche millimetro lo spessore esistente (poco più del doppio) tra uniball e bielletta (freccia rossa). Per registrare la posizione della pedalina si opera poi sull'asta e i controdadi, come d'uso. Per ottenere la posizione corretta della pedalina senza dover svitare troppo la filettatura dell'asta, è preferibile ruotare la bielletta di due righe (freccia gialla). A questo punto il lavoro è quasi ultimato e l'asta si muove giusta in asse con lo scanso sul battitacco, quindi non occupa spazio. Qui però inizia la parte più difficile e delicata del lavoro, ossia modificare la pedalina del cambio perché la leva della R1 2002/2003 è dritta e tocca sulla molla del cavalletto laterale. Questo è il lavoro è problematico per chi non è un professionista: si deve procedere armati di cannello ossidrico e un tubo metallico per ricreare una piega simile alla leva originale della MT/Tracer/XSR. L'operazione è molto delicata, e si deve avere abbastanza esperienza per scaldare il materiale in maniera corretta, impresa difficile ma non impossibile ma si rischia di rompere la pedalina. Un meccanico che abbia già raddrizzato pedaline di moto cadute anche solo da fermo, avrà certamente la manualità e l'esperienza necessarie. Si dovrà fare attenzione anche alla boccola all'interno del foro dove si infila la pedalina (quello da 17mm per intederci) che scaldando si rovina; bisogna prendere delle precauzioni, magari immergendo la boccola in acqua. Anche qui se si fanno danni le boccole le vendono di ricambio anche su ebay. In conclusione il passaggio più delicato è dare la giusta piega alla leva, ma stiamo sempre parlando di professionisti. Se si ha una discreta manualità e l'attrezzatura necessaria (fresatrice e cannello) si può fare in garage, altrimenti serve un professionista che si occupi di tutto. Veniamo ai costi: una leva cambio di listino viene sui 160 euro quindi è evidente che si deve andare su pezzi usati o ricambi di concorrenza. Per realizzare questo tutorial è stata utilizzata una pedalina del cambio della R1 2002/2003 perché era già diponibile in casa, ma non è detto che pedaline di altre moto non vadano bene. Un ricambio di concorrenza cinese (che novità!) viene meno di 15 euro, mentre servono sui 20/30 per un pezzo originale usato. Ovviamente le spese di smontaggio/montaggio e lavorazioni non sono quantificabili perché dipende se si hanno l'attrezzatura e la manualità per farselo da soli oppure se ci si deve rivolgere ad un professionista per tutte le operazioni o solo in parte. In ogni caso un professionsita con le attrezzature sotto mano impegherà una mezza giornata di lavoro. Ancora un ringraziamento a Riccardo Giacomini dell'officina TECNOMOTO di Porcia (Pordenone) per il tutorial 1 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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