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Orco2


garavak

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Miglior contributo in questa discussione

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tutto ok, era veramente duro, che dico duro, inchiodato :shock:

 

statico 0 millimetri, dinamico 10 millimetri, freno in compressione 0 click da tutto chiuso (il minimo è 1).

 

Adesso è ok, l'affinamento sarà da fare ad hoc in base alle impressioni di Angelo, stile e abitudine di guida, per me è ok così. :cool:

 

Grazie per la fiducia riposta.

:-D

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Il termine tecnico/brianzolo e' "l'era inciudada" :smt003

Gia' ieri mattina, verificando l'idraulica del mono, mi ero accorto che era stata chiusa completamente :shock: ma poi, quando ci siamo visti col "guru del sospensorio" :mrgreen: e si e' capito che anche il precarico era stato messo al massimo (un bel quarto d'ora per svitare il registro e riportarlo a valori "umani"), si e' svelato l'arcano ;-)

Le ulteriori regolazioni suggerite e messe in pratica da Omar ora andranno testate con un po' di km, ma gia' adesso posso dire che la moto ha "cambiato faccia".

Grazie a tutti, in particolare Omar e Luigi, per l'intervento a cuore aperto realizzato nel parcheggio di un noto albergo-ristorante di Pescate :-D e per il solito bel giretto successivo: e' bello potersi dedicare di nuovo al fancazzismo motociclistico del sabato pomeriggio \:D/ .

Quanto alla fiducia accordata, Omar, dopo averti sentito discettare di sag statico e sag dinamico per anni senza capire una mazza, e' ovvio che, alla prima occasione, ti si metta alla prova ;-)

Scherzi a parte, questa e' l'ennesima occasione in cui si dimostra che quello e' il tuo "bernoccolo", e che in questo forum si trova veramente tutto lo scibile in materia di MT-01, oltre che un bel po' di bella gente :-D

:smt006

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Andrea, secondo me non ha caricato di più perché la chiave scivolava, il dado era oltre l'asola e si faticava a prenderlo.

Aveva esagerato, non capisco cosa centra il /55 con l'inamovibilità del mono.

 

:smt006

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ah, intendevi per la guidabilità.

 

Riguardo il negativo, se con Angelo era 10 millimetri, anche esagerando arrivava a 25/30, comunque pochino, e con la compressione completamente chiusa, non si muoveva di sicuro.

 

Comunque sia, è storia, senz'altro Angelo verrà a trovarti e avrai modo di provarla, i cuscinetti di sterzo non mi pare abbiamo nulla e fagli un favore, non avendo altro ho stretto le piastre a mano, se hai una dinamometrica dagli una controllata

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Ha esagerato senz'altro, secondo me nel tentativo di trovare stabilità e partendo da presupposto che, spesso, viaggiava a pieno carico. Ma non credo che basti irrigidire il posteriore, per andare belli sicuri: altrimenti i telai rigidi delle special su base Harley sarebbero stabilissimi, invece sono delle ciofeche clamorose.

Quando Marco dice "Non è mai stata la mia moto", oppure che l'MT non gli è mai piaciuta, secondo me intende che non ha mai trovato "il bandolo della matassa" delle sospensioni.

Molti di noi hanno avuto modo di verificare che i settaggi di serie non sono il massimo della vita, per usare un eufemismo. E sappiamo anche che molte moto sono state vendute con pochissimi km perchè chi le comprava non ci si trovava bene per niente.

Per fortuna, qui dentro sappiamo anche che l'Orco "sente" le regolazioni e, quindi, che la situazione è rimediabile, purchè ci si mettano le mani con cognizione di causa.

Tra l'altro, ieri ho rifatto il Passo del Ghisallo, per provare un po' meglio la moto e per vedere il posto dell'incidente. La moto l'ho provata poco, per via del troppo traffico domenicale, ma le poche sensazioni sono state buone. La vista del posto dove mi sono ribaltato mi ha un po' impressionato, devo dire: bastava un metro più a destra e avrei preso l'albero o avrei fatto un salto un bel po' più alto. E' andata bene ](*,)

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Trovo questa discussione particolarmente interessante, perché raccoglie l'essenza dell'andare in moto in modo tecnico e consapevole. Niente chiacchiere da bar, ma un approccio razionale e con il supporto delle sensazioni del fondo schiena, che è il giudice migliore.

 

Butto li un consiglio generale che Andreani ha dato in uno dei suoi corsi, che riassumo più o meno così: "l'idraulica deve essere libera il più possibile, per dare modo alla sospensione di lavorare liberamente in compressione quando sollecitata, ma libera di ritornare velocemente in posizione "normale" pronta a reagire alla sollecitazione successiva. Se l'idraulica rallenta troppo il ritorno, alla successiva sollecitazione la sospensione non sarà ancora pronta a lavorare come si deve". Questo significa che per forza di cose la moto si muoverà, ma resterà sempre col giusto assetto. Ovviamente questo è un principio di carattere generale, poi si lavora di fino. Molti anni fa, quando la tecnica delle sospensioni non era sofisticata come adesso, si usavano assetti molti rigidi su telai granitici, oggi è tutto molto diverso.

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A conferma di quello che dici, Gianni, ricordo che Bruno Cirafici (che è convenzionato con Andreani), quando gli portai l'Fz1 per "sistemare" le sospensioni, per prima cosa aprì i registri dell'idraulica, perchè io, evidentemente, avevo commesso lo stesso errore di Marco. Mi disse di provare la moto con le sue regolazioni, prima di pensare a sostituzioni varie. In effetti la moto così andava benone, ma io avevo il trip del materiale Ohlins e Bruno mi procurò mono post e molle e pompanti per l'anteriore. Dopo il trapianto, però, la moto era diventata troppo rigida e non mi ci trovai più bene, anche se mi piaceva moltissimo avere gli adesivi "Ohlins by Andreani" sulla forca e il serbatoietto esterno con i manettini per le regolazioni del mono :mrgreen:

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"l'idraulica deve essere libera il più possibile, per dare modo alla sospensione di lavorare liberamente in compressione quando sollecitata, ma libera di ritornare velocemente in posizione "normale" pronta a reagire alla sollecitazione successiva. Se l'idraulica rallenta troppo il ritorno, alla successiva sollecitazione la sospensione non sarà ancora pronta a lavorare come si deve".

 

Andreani lavora con ohlins, loro credono nella molla dura e idraulica "libera".

 

Matris, invece, crede nel giusto sostegno ed il giusto controllo.

 

Se leggete bene, ho evidenziato delle parti e scritto delle cose ma, in realtà, NON HO SCRITTO NIENTE.

 

Definizione di LIBERO??

 

Definizione di GIUSTO??

 

Nella realtà, provando i loro prodotti le differenze nell'efficacia dell'idra si sente ma, bisogna sempre ricordare, è SOGGETTIVO.

 

Il sig. Andreani scrive che la sospensione deve estendersi per tornare della posizione iniziale pronta a ricomprimersi, il problema è che se lo fa "velocemente", come scritto, non si limiterà ad arrivare alla giusta posizione ma andrà oltre, dando la sensazione (giusta) di instabilità per poi riabbassarsi cercando di fermarsi nella giusta posizione, ma avendo la compressione libera oltrepasserà, anche se di poco, questo punto per poi riestendersi e FINALMENTE trovare la giusta posizione. E se prendo un'asperità mentre rimbalza? A me le moto che rimbalzano non piacciono :evil:

Nella forcella l'elemento elastico non è solo la molla ma c'è anche l'aria, quindi se regolo un'idraulica tendente al libero quando questa è tutta estesa, nel momento in cui si comprimerà avrà una doppia forza da controllare, la molla e l'aria, con risultati pessimi.

Il mono è diverso, la molla è esterna, libera nell'aria, e l'ammortizzatore pressurizzato, quindi l'idra lavora sempre allo stesso modo, rispetto la molla (tipo ammortizzatore di sterzo ndr.).

 

Una considerazione, una volta l'idra non c'era, poi l'anno inventata, poi poi l'anno perfezionata, poi poi poi l'anno evoluta.

 

Perché dovrei dare retta ad uno che mi dice di lasciarla libera? anni di studi da parte di ingegneri per cosa?

 

Perché la gente cambia le sospensioni alle moto originali? perché l'idra non funziona. Allora perché comprare un'ohlins dove l'idra DEVE essere libera? Perché farselo tarare da Andreani? (senza considerare che la taratura va fatta per il peso e lo stile/velocità di guida del pilota ndr.).

Per avere delle sospensioni che fanno figo al bar ma che funzionano, o meglio non funzionano come le originali, ma il decadimento per stress avviene molto dopo. Ma noi, e la maggior parte dei motociclisti, mica vanno in pista a fare il tempo, per 20giri consecutivi (35/40minuti) , al massimo l'attimo di follia dura 10/15minuti, quanto può durare un passo percorso a velocità :twisted: .

 

Con questo non voglio dire che non bisogna sostituire le parti, ognuno è libero di fare quel che crede, ma poi regolatele (fatevele regolare) in modo da utilizzare quel che avete acquistato.

 

 

:smt006

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A conferma di quello che dici, Gianni, ricordo che Bruno Cirafici (che è convenzionato con Andreani), quando gli portai l'Fz1 per "sistemare" le sospensioni, per prima cosa aprì i registri dell'idraulica, perchè io, evidentemente, avevo commesso lo stesso errore di Marco. Mi disse di provare la moto con le sue regolazioni, prima di pensare a sostituzioni varie. In effetti la moto così andava benone, ma io avevo il trip del materiale Ohlins e Bruno mi procurò mono post e molle e pompanti per l'anteriore. Dopo il trapianto, però, la moto era diventata troppo rigida e non mi ci trovai più bene, anche se mi piaceva moltissimo avere gli adesivi "Ohlins by Andreani" sulla forca e il serbatoietto esterno con i manettini per le regolazioni del mono :mrgreen:

la moto era diventata dura perché ti avevano cambiato il K (durezza ndr.) delle molle, inoltre ricordo che dicevi che dopo la modifica era diventata dura da far girare.

Niente di più normale, aumentando il K , a parità di peso, l'anteriore resta più alto e la moto non gira ;-)

 

Anche precaricando la moto si alza, per questo una volta trovata "la quadra" bisogna sfilare le forche di tanti millimetri tanto quanto si estende per ripristinare le quote. :cool:

 

:smt006

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Infatti, Omar, Bruno mi aveva anche detto di provarla un po' così, ma poi di tornare da lui per sfilare la forca e fare gli affinamenti finali. Io, nel frattempo, decisi di cambiare moto e non feci in tempo a sfilare, ma sono abbastanza convinto che, con materiali di qualità ottima (come Ohlins, ma anche Matris), puoi ottenere tutto quello che vuoi: dal super rigido per andare in pista al super soft per affrontare il pavè dei centri storici.

Poi Cirafici dice anche che, tra le Case Jap, quella che monta le sospensioni migliori di serie è Yamaha, ma questo è un altro discorso ;-)

:smt006

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