Vai al contenuto

i Veri Piloti


AD MAJORA

Messaggi raccomandati

Ieri ho seguito con particolare interesse la Discesa Libera maschile sulla pista Stelvio di Bormio. Impressionante. post-1695-0-21857000-1388492735_thumb.jpg

La televisione non rende valore all’impresa che compiono questi folli. Lanciarsi a 120 km/h senza freni giù per muri di neve ghiacciata affidandosi a due lamine di 215 cm. è roba da pazzi.

 

Mi sono venute in mente alcune analogie e differenze fra il motor sport e lo sci ai massimi livelli (F1 o MotoGP e Coppa del Mondo- FIS).

 

  • I piloti sulla terra corrono sempre sugli stessi circuiti che ogni anno si ripetono sempre uguali. I piloti sulla neve cambiano tracciato ogni gara – anzi ogni manche !
  • i piloti sulla terra hanno due giorni di prove più le qualifiche per sistemare tutto ciò che hanno a disposizione. I piloti sulla neve eseguono solo una semplice ricognizione scendendo lungo il tracciato in “derapage” per intuire e memorizzare le traiettorie ideali e le asperrità del terreno. Se solo accennano a provare le curve vengono squalificati. Solo i discesisti possono provare il tracciato il giorno prima della gara.
  • I piloti sulla terra possono contare su condizioni di grip sempre ottimali (tranne quando piove, ovviamente). I piloti sulla neve devono adattare la loro sciata a seconda del tipo di manto nevoso che trovano sotto gli sci.
  • Le gare dei piloti sulla terra durano ca. 45 minuti e compiono ca. 30 giri. Le gare dei piloti sulla neve sono due manche di 1’30” ca.
  • i piloti sulla terra hanno un mezzo iper tecnologico che li trasporta e protegge (auto). I piloti sulla neve hanno solo due scarponi attaccati a due sci - senza enormi differenze tecniche di materiali. Le differenze sono il talento e la preparazione fisica.
  • I piloti sulla terra hanno un team alle spalle di decine di persone e budget milionari. I piloti sulla neve hanno un allenatore, uno skiman ed i più forti un fisioterapista/massaggiatore. La Federazione copre a malapena le spese e solo gli atleti più forti guadagnano qualcosa con gli sponsor.
  • I piloti sulla terra gareggiano tutti insieme contemporaneamente creando talvolta quella bagarre che tanto ci piace.

 

Provate a immaginare un campionato di MotoGP che si svolge in circuiti sempre diversi, con i piloti che non possono neanche provare il tracciato ma fare un semplice giro in motorino. Uno alla volta si lanciano con la moto in un unico e solo giro secco e la seconda manche consiste in un altro unico e solo giro secco ma su un tracciato diverso a classifica invertita ! Eliminate i budget a disposizione e ne uscirebbe qualcosa di molto divertente.

 

In conclusione, i piloti sulla neve sono i veri piloti !!

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 4 settimane dopo...

 

Insisto !!

 

In un circuito di motorsport ci sono da 10 a 15 curve, di solito regolari. I piloti sulla neve ne affrontano anche 35 come a

Kitzbühel, di raggio incostante, da raccordare, in contropendenza, cieche, con salti lunghi fino a 100 mt.  :startle: 
Link al commento
Condividi su altri siti

Io sono stato sciatore per tre decenni e solo a causa del ginocchio scassato (ma non in moto o sciando) ho smesso o vado raramente. In effetti quando scendevo sulla Streif, Gran Risa, Ciampinoi, Saslong, Olimpia, 3tre e altre meraviglie in giro per le Alpi mi sono sempre chiesto: "ma come c..... fanno a scendere giù di qua a quelle velocità?". Anche solo una pista da speciale mi sembra una roba da non umani, figuriamoci una da discesa libera.

 

Ovvio che fisico, preparazione atletica e attitudini aiutano, quindi io sono ben lontano da queste cose :wacko: . Ecco perché nella mia carriera sciistica ho privilegiato lo stile e la tecnica, lasciando ad altri la potenza e la velocità. Così come mi piace guidare "bene" in moto su strada e in pista, preferisco la sciata "bella" senza cercare la prestazione.

 

Stop, volevo solo partecipare alla discussione, che non ha avuto grandi riscontri.

Link al commento
Condividi su altri siti

mondi diversi ma la velocità è il fattore comune! io sciavo quando le piste erano meno affollate e senza sbirri a multare! (capitato pure questo...) ho solo sfiorato il mondo dell'agonismo e per vari motivi non ho mai continuato... al contrario di Gianni causa la mia poca agilità prediligevo proprio la velocità poi le ginocchia hanno iniziato a tenere meno e fine della storia

ma con le moto non mi manca lo sci più di tanto, mi mancano invece le piste innevate, le mani congelate la mattina presto salendo in funivia, il bip dello skipass agli impianti di risalita, l'odore della sciolina e dei panini con la salsiccia seduti fuori da un rifugio con il sole che ti brucia la faccia 

bei tempi

Link al commento
Condividi su altri siti

Dopo trent'anni che scio questo è il primo anno che sono lontano dalle piste da sci :(  ma non a causa per l'incidente dello scorso anno :angry: il problema è che sono due mesi che sento dolore al tendine rotuleo della gamba sinistra e forse dovrò fare delle infiltrazioni...colpa del lavoro che faccio (troppe ore in piedi) poi mettiamoci pure chè non sto più praticando sport da un pò di anni...Gli anni avanzano anche per me!!

Comunque la pompa che hanno quei piloti sulle discese libere è da veri fuori di testa...ho visto come scendevano sulla Grand Rise al mondiale dell'98...fanno paura!!

Modificato da mimmo D.D.R.
Link al commento
Condividi su altri siti

Ho inserito questo post nel "Bar Sport" perchè lo sci ed il motorsport apparentemente non hanno molti punti in comune, ma ritengo che non sia così !

 

La mia prima passione (in ordine cronologico) è proprio lo sci che ho iniziato a praticare all'età di quattro anni, disputando gare regionali e tre Campionati Nazionali di slalom gigante fino all'età di 18 anni (all'epoca del Trofeo Topolino di Rolly Marchi, recentemente scomparso).

 

Oltre alla velocità, i Piloti sulla neve (non solo i discesisti ma anche i gigantisti) devono affinare un particolare intuito sulle traiettorie che può essere assimilato alla capacità del biker di intuire il raggio della curva che stanno per affrontare. Ovvio che le misure conseguenti sono diverse, ma l'approccio mentale e visivo è molto simile.

Non lo dico solo io, ma mi è stato confermato da campioni del calibro di Christof Innerhofer, Peter Runggaldier e Kristian Ghedina che ho avuto il piacere e l'onore di conoscere. Ghedina ha avuto diversi anni di esperienza nel motorsport correndo nella Superstar con una BMW M3, nella Porsche Supercup e nel Campionato Italiano Superturismo.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Chi sta navigando   0 utenti

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.
×
×
  • Crea Nuovo...