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ulisCirce

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  1. grazie per le info, ma il link non funziona
  2. Invece serve perche' la mt-07 ha molta coppia e quindi un pilota non esperto la fa pattinare senza volerlo e l'ESP in quel caso lo aiuta ma purtroppo non gli fa fare esperienza reale, per quanto concerne la complessita' circuitale non e' come pensi, basta prendere il segnale dagli encoder mandarli ad un micro controllore che comanda con opportuni driver un motorino elettrico, si potra' anche settare la coppia massima che il motorino deve fornire, in modo da poter personalizzare questa feature, poi se in curva il tuo polso tiene l'acceleratore fermo allora e' bene che sia cosi' ma l'esp di cui stiamo definendo il comportamento ti ha suggerito qualcosa che tu hai percepito sotto la mano destra , secondo me e' un fatto di abitudine alla fine, se avessi tempo e qualcuno che volesse aderire in qualche modo alla realizzazione del progetto io lo intraprenderei. Un ESP che ti fa decelerare quando la moto pattina, e cioe' quando la ruota posteriore slitta, ti avvisa in 10 millesimi di secondo, si potra' settare anche lo slittamento minimo rilevato atto a far intervenire l'ESP
  3. Salve a tutti, sono alto 179 cm e devo cambiare il manubrio per tenere una seduta comoda, mi hanno consigliato l' ACCOSSATO HB045 oppure HB172. qualcuno ha esperienza in merito? In considerazione del fatto che i cavi esistenti non arriveranno alle manopole devo trovare delle buone guaine e cavetti con i terminali adeguati, qualcuno sa dove li posso trovare di buona qualita'? Per le guaine mi ero orientato su quelle nella quali il filo ha sezione quadrata, mi sembrano piu' rigide e che quindi trasmettano meglio i comandi, in maniera meno "spugnosa" oppure anche guaine col filo a sezione circolare ma abbastanza rigide. Qualcuno mi sa consigliare?
  4. Alla fine non ho trovato nessuno che aderisse al progetto ed ho fatto all'antica ed ho preso una manopola acceleratore con una camma diversa, con questa manopola c'e' circa il 25% di gradi angolari in meno ma vorrei modificarne il profilo per ottenere dei risultati diversi e quindi forse se ho tempo (ma sto sempre in giro con la mia bambina che gia' dopo due mesi gli voglio bene =D , oppure lavoro con la resina la manopola originale facendola diventare di raggio piu' grande del necessario con la resina o l'acciaio liquido e poi lavorandola con la lima profilare una camma che mi soddisfi ancora di piu' e vorrei per il primo 25% di rotazione del polso una alzata lenta e poi via via l'alzata deve aumentare. Comunque in relazione alla questione sicurezza concordo, un ride by wire deve essere perfetto e prevedere i vari fault e progettato in maniera adeguata. Ma a me era venuta una idea molto sicura intrinsecamente e vi spiego: se realizzassi una centralina con un giroscopio, che legge le inclinazioni della moto 500 volte al secondo e per 500 volte comanda un motore collegato meccanicamente alla manopola dell'acceleratore che cerca di girare l'acceleratore con una forza sufficiente ad accelerare ma che puo' essere agevolmente controllato dal polso, cioe' il motore ti muove la manopola e ti consiglia 500 volte al secondo se devi accelerare o decelerare e poi il pilota decide se dar retta al consiglio oppure trattenere la manopola dell'acceleratore. Sarebbe un sistema sicuro
  5. con queste camme, che si poggiano su quelle originali, si fa meccanicamente
  6. Si, certo concordo ma io a differenza tua sono sicuro di cio' che faccio ed ho iniziato a ragionarci su e mi sono fatto delle idee piu' chiare, ovviamente dopo al limite si chiede l'omologazione o si va solo in pista, comunque sia senza entrare nei dettagli potrebbero essere pesanti e distrarvi dal nocciolo dell'attivita' nella quale vorrei coinvolgere qualcuno come sponsor e qualcun'altro come collaudatore o meglio ancora un pilota, ed uno che faccia supporto informatico ad alto livello in sintesi si tratta di sviluppare un sistema "ON WIRE" real time con procedure di sicurezza sia meccaniche (e diventano un po piu' ingombranti) o elettroniche con un microcontrollore che verifica i segnali e se vede qualcosa di strano esclude l'elettronica e lascia tutto ai cavetti, ma per fare cio' si deve tagliare in un punto opportuno comodo le due guaine e montare unm meccanismo che azionato da un motore allarga da una parte e stringe dall'altra quindi questo dispositivo meccanico muove i capi delle due guaine una al contrario dell'altra allontana due capi tagliati di una guaina ed avvicina gli altri due capi tagliati e viceversa, questo e' ottenuto con un meccanismo semplice azionato da un motore opportunamente comandato dal microcontrollore. Con una sicurezza tale danno anche l'omologazione, se la diagnosi (con microcontrollori o con circuiti ad HOC tipo reti logiche operazionali ecc..) rileva un qualche malfunzionamento emette tensione su un filo che toglie il controllo all'elettronica fermando il meccanismo a zero e facendo lavorare solo la manopola meccanica, oppure, ma senza escludere che si possano implementare due sistemi di sicurezza un interrupt di livello altissimo ed il funzionamento ritorna solo meccanico, il motore si ferma in posizione di riposo e comandano solo le mani, non so se mi sono spiegato, comunque sia il progetto al primo step e' l'acceleratore programmabile, cioe' in un foglio excel disegnate la curva che rappresenta la funzione rotazione in gradi manopola acceleratore -> posizione valvola a farfalla in gradi e poi la caricate nel dispositivo che stiamo progettando e l'acceleratore funzionera' come evete scritto nel foglio excel. lo step succeessivo e' il cruise control e quindi servve anche il dato di velocita' che puo' essere letto sul can bus, insieme a tanti altri dati, ma prendendo la velocita' dal bus puo' comandare in maniera opportuna l'acceleratore per mantenere una velocita' costante. terzo step: aggiungendo un giroscopio si possono fare tante cose tipo far diminuire il gas se si supera impennando un certo limite di gradi, tipo 45 gradi se nella guida accelerate e la moto supera quell'inclinazione il dispositivo interviene diminuendo il gas secondo certed regole ... . e poi c'e' un quarto step: ... poi se si utilizza un altro tipo di azionamento che non sia sulle guaine ma che sia un servo collegato direttamente all'albero delle valvole a farfalla i sistemi di sicurezza si possono implementare realizzando prima un sistema semplicissimo di comando lineare che non debba utilizzare il microcontrollore e che venga attivato in caso di emergenza, insomma i sistemi per aumentare la sicurezza ci sono, ma vi assicuro che di catastrofi non ne vedrete. A me servirebbe una manopola standard di MT-07 a cui adattare un sensore di HALL corpo farfallato di una MT-07 per cominciare a scegliere il servo a cui connettere meccanicamente all'albero che muove le farfalle ed anche coassialmente connesso meccanicamente ad un sensore di HAL, come quello che sta sull'acceleratore, idoneo a comandare la contromolla delle farfalle, si deve trovare una soluzione meccanica (degli adattatori meccanici) sia per il montaggio col al corpo farfallato e sia per il montaggio del di HALL alla manopola dell'acceleratore, i due sensori, molto affidabili dovrei adattarli meccanicamente, i microcontrollori e gli altri componenti ci penso io dovrei averne un po, li devo trovare ... e poi iniziare a stendere il codice. Se qualcuno sa dove potrei procurarmi tale materiale anche usato e mi da indicazioni ---- non leggete cio' che segue, out of topic eleggendo un micro a supervisore che controlla in continuazione che il processo si evolva correttamente misurando delle tensioni su molti pin, quando rileva qualcosa di sbagliato da l'allarme ed esclude l'elettronica e da la connessione diretta del servo con il sensore di HALL rotativo, che sono precisissimi da utilizzare implementano mettendo un ulteriore microcontrollore de sensori di HALL che sono dispositivi molto curati e precisi!!
  7. mi chiedevo se nell'impianto elettrico della MT-07 ci fosse una presa OBD e se fosse possibile monitorare il flusso dati sul can bus, avete qualche esperienza?
  8. ecco, questa puo' essere una interessante realizzazione, progettare un sistema drive by wire per MT-=/ 2014 con dei microcontrollori che conosco bene, si puo' fare con arduino anche, utilizzando un feedback analogico per maggior sicurezza (...) e dei servocomandi per attuare e cioe' muovere la valvola a farfalla abbastanza velocemente ed un sensore che rileva la posizione de3lla manopola dell'acceleratore costituito da un potenziometro (weatstone anche per il controllo analogico) e lo trasmetta al micro, per fare un sistema cosi' ci vorrebbe da recuperare un paio di manopole con uscita analogica (un potenziometro) e dei servi capaci di azionare bene la valvola a farfalla, i microcontrollori dovrei averli ed ho un pc per installare l' IDE per lo sviluppo, ma la banalita' del problema progettuale secondo me basta un arduino, che abbia degli ADC, per il feedback di sicurezza, che poi vi spiego come funziona (ponte weatstone, calcolo differenze e controllo in tabella)
  9. non ricordo, qualche recensione forse, ma c'era uno che bendeva un tracer 7 con il cruise control, quindi non mi ero stupito all'idea, comunque forse mi sto confondendo con la 09
  10. eco questi anelli dove si ppossono trovare, o con quale termine si possono cercare con google? ed avranno un profilo della camma su cui poggia il cavetto con una "alzata" .. ad HOC, dovrebbe essere possibile stampare con una stampante 3D un modello da realizzare gli anelli a profilo disegnato, per adattare un diverso setup ed accorciare la corsa fisica in gradi per la manopola dell'acceleratore
  11. un cordiale saluto, ricordo da bambino che sui cross si montava l'acceleratore a corsa corta. che consentiva al pilota di inclinare poco la mano in accelerazione e cosi' da tenere una postura adeguata, e cosi' ci ho pensato e volevo dei consigli da chi lo ha gia' utilizzato sulla MT-07 ed avere consigli, so che su versioni successive e' possibile impostare il grafico del comando di accelerazione in funzione dei gradi di rotazione della manopola del gas rispetto alla condizione di riposo.
  12. non conosco in dettaglio il sensore rotativo (ENCODER) della MT-07 in quanto la mia MT-07 e' senza ABS ma capendo la tua frustrazione quando interviene l'abs e tu sai che gestiresti meglio l'emergenza ti spiego come puoi fare: i sensori dell'abs sono due e stanno sulle due ruote tu basta che stacchi i fili che vanno al sensore e li attacchi tutti su un solo sensore IN MODO CHE LA CENTRALINA "VEDA" SEMPRE GIRARE LE DUE RUOTE ALL'UNISONO , in realta' non devi staccare e riattaccare sull'altra ruota tutti i fili ma solo quello (o quelli, in relazione allo specifico sensore che non so quale sia) che porta il segnale ed unirlo elettricamente con quello del sensore dell'altra ruota. dipende come hanno realizzato il sensore se ad effetto hall o in altro modo potrebbe variare il numero dei fili da mettere in contatto tra i due sensori, magari con un deviatore in modo da inserire e disinserire a proprio piacimento l'ABS. comunque sia ersiste una remota possibilita' che per funzionare si debba amplificare con dei buffer i segnali che escono dall'encoder. comunque fate una prova e fatemi sapere, questo e' il modo piu' pulito di escludere l'ABS, cioe' prenderlo in giro mandandogli dati sbagliati per non farlo intervenire mai
  13. Chiarisco che l'obiettivo della mia rihchiesta e' meglio chiarito in questa richiesta che ho inviato ad una casa costruttrice di ammortizzatori che dice di dimensionarli in relazione alla moto all'uso ed ai carichi medi, qui la mia richiesta e' specificatamente tecnica orientata a fare una scelta di un ammortizzatorfe adatto che lavori bene sulla motocicletta: qui il testo della richiesta: vorrei cambiare le sospensioni sia all'avantreno ed anche il mono ammortizzatore posteriore ad una MT-07 2014 senza ABS. Ho un budget limitato e comunque vi do i dati che vi possono aiutare ad indicarmi le diverse soluzioni che mi potrete proporre ed i vantaggi di una rispetto all'altra. i dati che ritengo vi servano sono: Il mio peso e' circa 70 KG un bagaglio 30 Kg un altra persona sul sedile posteriore altri 60 Kg quindi un totale di 160 Kg massimo 220 circa facciamo 170, questo primo dato dovrebbe definire la massima energia media che le sospensioni in qualche modo devono essere capaci a dissipare e quindi la dimensione termodinamica generale dell'ammortizzatore quando si prende una buca media (buca di test) in modo da definirne i limiti in modo da non scegliere un monoammortizzatore sovradimensionato ottenendo l'effetto di farlo lavorare poco e male, non si sfrutterebbe tutto il range dinamico disponibile, oltre a cio' in relazione all'uso stradale che io faccio (quindi buche asfalto sporco) questi due dati dovrebbero determinare piu' o meno indicare i range da poter impostare per le costanti che deve avere l'ammortizzatore per esprimere la dinamica ed anche il livello di confort desiderato quindi il range dei K da impostare delle varie molle sia anteriori che posteriori ed il range dei precarichi da ottenere con spostamento fisico atraverso una ghiera del punto di appoggio della molla, ed infine il range di smorzamento necessario per ottenere dei buoni risultati in relazione al peso al K impostato nella molla e secondariamente anche il precarico, per altro motivo ... . All'inizio ho precisato senza ABS in quanto ritengo che una sospensione che debba rispondere meno repentinamente rispetto ad un'altra che e' usata su moto con ABS dove avviene che quando l'ABS interviene le vibrazioni magari le smorza anche l'ammortizzatore e quindi per esempio i suoi pistoni devono essere leggeri e piccoli e muovere poco gas smorzante per ridurre le inerzie ecc.. e quindi nella sostanza la rapidita' di risposta che deve avere, le vibrazioni determinate dall'intervento dell'abs avranno frequenze di molte decine di Hertz e magari l'ammortizzatore viene progettato per dissipare anche la vibrazione, ecco a me non serve in quanto la mia moto e' sprovvista per fortuna di ABS e quindi il mono non deve rispettare la prescrizione di essere rapidissimo, certo cosi' quando saltella la frizione in scalata forse si perde qualcosa, ma l'importante e' saperlo. Quindi avendovi dato i dati necessari ritengo di avervi messo nelle condizioni di potermi descrivere una o piu' soluzioni economiche adatta alle mie esigenze.
  14. Sto cercando di individuare un set di sospensioni per la mt-07 del 2014 senza abs, per fortuna. Leggendo nei titoli degli ammortizzatori ho notato che alcuni riportano la scritta indicando un intervallo di anni di costruzione e la sigla abs, cio' dovrebbe significare che tali ammortizzatori sono costruiti per resistere e non rispondere male quando sollecitati dalle vibrazioni determinate dall'intervento dell'ABS. Secondo voi una moto non dotata di abs potra' montare tale ammortizzatore, secondo me si, ma forse un ammortizzatore costruito senza preoccuparsi delle possibili vibrazioni a frequenza relativamente elevata viene realizzato meglio perché curerà magiormente altri aspetti funzionali, voi che ne pensate? E quale set specifico di sospensioni, cartucce forcella e molle + mono posteriore sono una scelta per chi voglia aumentare la stabilita' e sicurezza? Vero è che se una sospensione è NO ABS allora non va montata su una moto con ABS
  15. ulisCirce

    mi presento

    Salve a tutti, sono nuovo del forum e mi sono iscritto perche da un mese ho preso una MT-07 del 2014, bella moto e bel motore, coppia ben distribuita, e questo mi ha fatto innamorare di lei, in passato ho avuto le seguenti moto: Gilera 50 RS + Honda Vf 500 FII + XT 600 a pedivella tb? + FZ6 N Blade Orange ed adesso una MT-07 che sto cercando di vendere per prendere una tracer 7. Ho scoperto, con ka MT che i bicilindrici sono veramente dei bei motori, pieni dove serve di piu', e non hanno neanche vibrazioni, mi interesso di tecnologia applicata alle moto ed anche , in passato, ai quadricotteri ed ho interessanti progetti in mente per realizzare un sistema di monitoraggio cinematico delle motociclette che consentirebbe l'analisi del moto della motocicletta per apportarvi correzioni ... un cordiale saluto
  16. Salve a tutti, sono nuovo del forum e mi sono iscritto perche da un mese ho preso una MT.07 del 2014, bella moto e bel motore, coppia ben distribuita, e questo mi ha fatto innamorare, certo e' una moto che a mio parere ha dei limiti e deve essere governata per quello che riesce a fare e non chiedergli di piu', ma io sono un motociclista tranquillo e mo sto cercando di capire cosa posso fare a diminuire il rumore della marmitta, e lo vorrei fare con la lana di vetro e magari cercando anche di allargare la banda (facendo spread spectrum) del suono originale cosi' da silenziare come si deve. questo per dirvi che ho una visione tecnica delle questioni, in particolare sulle moto. E poi, in relazione al fatto che ho realizzato una quindicina d'anni fa un sistema di monitoraggio della forcella anteriore, perche' la mia FZ6 N ORANGE BLADE, come tante altre FZ6, soffriva di dischi "auto flottanti" e non solo flottanti, come altre moto =D e quindi montati su parastrappi che li mettevano nelle condizioni di oscillare mi sa vicino i 500 Hertz, se ricordo bene, ed anche le pastiglie (o pasticche) dei freni che hanno una differenza troppo grande tra coefficiente di attrito statico e dinamico in queste condizioni il freno anteriore se pinzato velocemente la pinza lanciava a velocita alta la pasticca sul disco al quale aderiva creando periodicamente dei momenti di aderenza (in quella fase si caricano i parastrappi dei dischi) e dei momenti di slittamento della pasticca al disco (nei quali la carica meccanica accuisita dal poarastrappi si consuma dando luogo da oscillazione) e cosi' le forcelle entravano in vibrazione, ed allora realizzai su questa esigenza che immaginate voi ... e quindi misurate le accelerazioni sui tre assi per ogni forcella con due sensori mille o seimila volte al secoondo, non ricordo bene al secondo, su un bus SPI hardware inventato da me che ottimizzava le performance nnella struttura che stavo progettando e solo cosi riusciva a campionare a mille o seimila Hertz, con degli ATMEGA (arduino) era un grande risultato, credetemi, comunque sia dalle misure i movimenti delle due forcelle erano grosso modo in fase ma le oscillazioni non erano perfettamente sinusoidali ma c'era la presenza di qualche armonica, quindi la forcella non svergolava, (se no sarebbero stati in controfase) e sarebbe stato molto grave. Adesso vorrei creare un gruppo che si occupi di sviluppare un software di analisi su dati forniti da un sistema hardware che campiona in maniera sincrona dei sensor giroscopici ed accelerometrici accuisisca di dati che poi vengono analizzati sia real time, con un link radio con la moto in pista, e sia in trend analisi dopo col tempo. Una soluzione di basso profilo sarebbe quella di utilizzare i flight controller e la loro scatola nera e magari operando delle modifiche al firmware originale presente sui flight controller oppure anche con una adeguata configurazione in INAV direttamente dall'applicativo di configurazione, si puo' ottenere qualcosa di interessante, ma fino ad un certo punto, per motivi che chi vorra' conoscera' magari piu' avanti ... , considerate che ho una discreta esperienza con i fligh controller in quanto una decina d'anni fa testavo INAV su quadricotteri anche abbastanza grandi e il mio obiettivo era stabilizzare il volo in condizioni climatiche estreme, tipo quando il vento e' a raffica e cambia di direzione velocemente, era una cosa molto sfidante e cosi' costrui quadricottero con che motori? ovviamente i piu' potenti e leggeri si allora pale otto pollici batteria 6S era una cosa esagerata, avrebbe potuto sollevare forse un 4 Kg e volava un quarto d'ora. Questo e' il mio profilo, chi ha interesse a queste cose avra' modo di discurere di queste questioni con me, ad anche per me sara' un piacere
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