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MT Sardinia Ride 2018 dal 20 al 24 settembre 2018
Moby e Tirrenia con i prezzi fanno strozzinaggio.
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MT Sardinia Ride 2018 dal 20 al 24 settembre 2018
Volete una tripla?
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Al Dolomiti Ride 2018 con MT Series Club Italia - Molveno (TN) - 6/7/8 Luglio
Come avrete notato il giro per i giornalisti era diverso. E su "infine il comico di Zelig Dario Cassini, che ha intrattenuto gli appassionati col suo spettacolo di sagace umorismo" stenderei un pietoso velo. Se andavano sul palco Mancio o Walter ci si divertiva di più.
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(TRACER 700) Pedalina frizione e freno
Confermo quello che dice Enrico (Etorty): spesso dal concessionario si spende meno anche perché non ci sono spese di trasporto.
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Nuova yamaha NIKEN
Bando alle ciance: al Dolomiti Ride Yamaha ho avuto modo di accompagnare alcunii gruppi nei test ride e ho usato moto della gamma MT. Noi si usava le due moto che non erano prenotate quindi ogni giro di 15 km si cambiava moto: 07, 09, 09SP a turno, salvo la 10 che era sempre in overbooking. Poi ho usato anche la SCR950 (per me la più bella in prova ma un chiodo), la FJR1200 con cambio sequenziale (sorprendentemnente leggera) e un T-Max 530 (sì, lo so, avevo scritto "moto" ma è capitato anche questo...) Ma il clou del w.e. è stata prova della Niken che avevo prenotato come normale utente. Dopo un briefing di ca. 30' ci hanno assegnato le moto, l'apripista per l'occasione era Marco Belli (ditraversoschool) su un Tenerè 1200 e mi è andata bene perché si è messo camminare a passo non propriamente turistico, molto più svelto di quello che facevo io quando toccava a me fare l'apripista dei demo ride. Il giro era di ca 27 km, metà dei quali sulla strada che già avevo fatto durante i demo ride, quindi ho avuto modo di prendere confidenza con la Niken su strade ben note. A metà giro c'era una sosta per scambiarsi opinioni e impressioni e poi via di nuovo verso Molveno dove c'era un debriefing con chi ci aveva illustrato le caratteristiche della moto. Veniamo al dunque: le premesse della presentazione erano tutte veritiere, ossia grande sicurezza trasmessa dall'anteriore, indifferenza alle sconnessioini dell'asfalto, ottima discesa in piega ma... anche un comportamento tutto suo. Ossia avantreno piantato ma posteriore in confronto leggerino, grande stabilità in staccata sull'anteriore ma con il retrotreno piuttosto scarico. Se avessi guidato al buio senza sapere che moto stavo cavalcando avrei pensato a una gomma anteriore molto "confidenziale" ma quella dietro un po "leggera" di grip. Anche l'entrata incurva con il freni in mano o il pinzare in piega non ha creato alcuno scompenso. La grande differenza però è la gestione della piega, che dividerei in due momenti: il primo nell'impostazione della curva dove paragono il comportamento della Niken ad una moto con una gomma dal profilo rotondo, con una discesa in piega progressiva, cioè in tutte quelle fasi ad andatura normale o in città. Però quando si alza il ritmo o ci si trova tra i tornati il comportamento cambia: il seguito della piega diventa repentino, non è che "cade" dentro la curva, ma comunque scende velocemente al punto che in un paio di tornanti ampi mi sono trovato con lo specchietto che pelava il paracarro di plastica a bordo asfalto con conseguente necessità di un repentino richiamo della moto per non finire sul prato interno alla curva. Anche i una curva ampia e veloce mi sono trovato ad rialzare la moto per non chiudere troppo la curva. In buona sostanza, la Niken si comporta grosso modo come una moto ma soprattutto quando se ne scende e si risale su una moto "normale" bisogna resettare le abitudini. La comprerei (15K cocuzze a parte)? Io non ora, anche se la moto è a posto, ma non ho capito l'uso alla quale è destinata, per ora mi sembra un lancio mondiale per chi vuole le novità ed essere "up-to-date" ma oggi sembra una moto buona per tutto e per nulla. A chi è rivolta questa moto? Secondo me e anche altri con i quali mi sono confrontato, il marketing Yamaha punta a fare accettare agli attuali motociclisti la nuova Nikern per il suo reale valore tecnico, che è altissimo, infatti ci hanno parlato di "divertimento con maggiore sicurezza" che ricorda un po' il motto della nostra MT Riding School che è "divertimento in sicurezza". Ma una volta sdoganata, il vero target della Niken sarà il non motociclista, chi approccia la moto per la prima volta oppure di ritorno. Non dimentichiamo che il mercato delle moto soffre da anni la mancanza del ricambio, ossia dei giovani che approcciano la moto come evoluzione dal 50, 125, ecc. come ai vecchi tempi e questo è il motivo per il quale i motociclisti di ritorno o nuovi dopo i 40 si comprano moto spesso anche sopra le loro capacità. Se gli scooter a tre ruote (Piaggio e Yamaha soprattutto) hanno portato alla mobilità urbana su due ruote chi non avrebbe mai pensato allo scooter per muoversi, può essere che la Niken porti alle moto chi non ha l'esperienza necessaria per un mezzo instabile, scomodo e potenzialmete pericoloso come la moto. In conclusione: BRAVA YAMAHA, grande capacaità tecnica e grande coraggio, come sempre all'avanguardia e apripista, con tutto quello che ne consegue. P.s.: il venerdì è piovuto piuttosto forte e con le strade bagnate due tester ospiti, probabilmente gionalisti, si sono stesi dando troppo gas e fidandosi della sicurezza trasmessa dall'avantreno e gli è partito il posteriore. Morale: la Niken trasmette molta sicurezza, ma è pur sempre una moto. P.p.s.: per essere brutta è propio brutta.
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(MT-09) Pirelli Diablo Rosso Corsa 2
Sono appena rientrato dal Dolomiti Ride Yamaha di Molveno, dove ho anche dato una mano come staffetta per i demo ride, quindi ho guidato un po' di moto della gamma Yamaha, purtroppo non la MT-10 perché i turni erano già tutti prenotati on line e quando un prenotato non si presentava lasciavo spazio ai visitarori che si erano messi in lista d'attesa, manco fossi un dipendente Yamaha Amen. Questa divagazione a parte, ho guidato la mia moto personale per ca. 300 km nel tour organizzato per i Soci del nostro Club, quindi finalmente ho potuto mettere alla prova queste gomme. Come avevo già accennato in altro post, la cosa che mi ha stupito di più è la sensazione di precisione e sicurezza che mi ha dato l'anteriore fin da subito. Su consiglio di Superbiker ho messo la pressione a 2.4/2.5, di solito vado a 2.3/2.7. Non ho avuto problemi di portare le gomme in temperatura perché di solito aumento il ritmo gradatamente, ma non ho avuto alcuna sensazione di gomma difficile da scaldare. Ricordo che ho su il kit full della Matris (cartucce e mono) e le biellette + 2.5 cm (3 mm). La discesa in piega è regolare e la tendenza al raddrizzamento minima, veloce nei cambi di direzione, sensazione di tenuta dell'anteriore impressionante. Guidando in modo aggressivo mi sono accorto che il ritmo era particolarmente alto, più della mia solita media, anche perché davanti avevo due lepri impepate (Ad Majora e Fusa) che con le loro 01 in uscita di curva scaricavano badilate di coppia sull'asfalto. Per reggere al confronto, nello stretto dovevo spalancare il gas prima del mio solito con il timore di mettere in difficoltà il posteriore (non ho il TCS), cosa che non è mai capitata. Al contrario, lo scivolamento progressivo mi permetteva di bilanciare il leggero sottosterzo da gas, chiudendo la curva senza patemi d'animo. Purtoppo non ho fatto foto ma ricordo molto bene i bordi (dove c'è la mescola più morbida) della gomma leggermente segnati, tanto che prima di pranzo avevo pensato di aprire leggermente l'idraulica in compressione per fare assorbire dal mono le aperture di gas, ma dopo le tagliatelle ai funghi in val di Fiemme me ne sono scordato Dopo le Michelin Power RS anche queste Pirelli mi sono sembrate stratosferiche, con la differenza che queste ultime (3 mescole al posteriore) mostrano un'usura più regolare delle francesi (2 mescole) e mi hanno dato la sensazione di un maggiore appoggio all'anteriore (2 mescole anche qui). Il giudizio definitivo ovviamente verrà dopo la prova di durata.
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