Serietà, con il sorriso sulle labbra.
Questo sarebbe il titolo che darei alla giornata di guida sicura organizzata dalla Riding Academy.
Pochi fronzoli, nessuno spazio all'autocelebrazione, tanta sostanza.
Giornata dura, con il contachilometri che per me alla fine segnava 615 km (di cui oltre 400 per arrivare sul "luogo delle operazioni" e tornare a casa nel tardo pomeriggio). Organizzazione essenziale e votata ai dettagli importanti: colazione per partire belli tonici, briefing teorico di un'oretta per ripassare le regole fondamentali della guida ed acquisire alcune nozioni (minime) di fisica, giusto per capire perché la moto senza cavalletto cade, ma se fai una piega a 120 all'ora "sta su", ripasso della posizione in sella e via, divisi in due gruppi organizzati, coordinati e diretti da Giuseppe e Gianni, istruttori certamente non proprio di primo pelo (con rispetto parlando….) .
Veramente notevole le capacità dell'Academy di comandare il meteo: pioggerella a sprazzi la mattina, perfetta per imparare a gestire sul bagnato le staccate e la riapertura del gas, e per indurre chi scrive a provvedere quanto prima alla sostituzione degli pneumatici di serie….
Tantissime curve di vario tipo, raggio ed insidia.
Sole caldo al pomeriggio, perfetto per affrontare in sicurezza quei 2000-2500 tornanti che G&G ci hanno proposto.
Gli istruttori sono stati chiari all'inizio: nessuno sarebbe uscito "pilota" al termine della giornata, ma tutti abbiamo acquisito consapevolezza dei nostri limiti, ed individuato, singolarmente, i nostri difetti alla guida ed i nemici con cui combattere ad ogni piega. La linea di mezzeria, il controsterzo, l'uso del freno posteriore in curva, lo spostamento dei pesi: ciascuno ha capito dove è più debole e, grazie alle precise indicazioni di Gianni e Giuseppe, potrà lavorarci sopra.
Il tutto, come detto in premessa, con un buon ritmo gestito in estrema sicurezza, senza però negarsi qualche spazio "relax'" tra una serie di tornanti e l'altro (nel corso dell’analisi dei singoli comportamenti tenuti nella sessione appena terminata) ed una adeguata fase di recupero dei carboidrati al ristorante, in quel di Idro (i più freddolosi con giacca da moto, scaldacollo e coppola, giusto per dirvi della temperatura il 23 luglio…).
Bilancio finale: non ero un pilota e non lo diventerò mai; certamente mi conosco molto meglio sotto il profilo motociclistico, ed ho visto applicati tutti quegli accorgimenti che, se ripetuti nelle prossime uscite, diventeranno routine e certamente miglioreranno, di molto, la mia tecnica di guida.
In più, ed anche questo non guasta, ho conosciuto persone (gli istruttori e tutti gli altri allievi) alla mano, cordiali e spiritosi. Grazie a tutti per la compagnia ed in particolare a chi mi ha ricondotto sulla retta via per tornare a casa...
Urge l'organizzazione di un corso progredito….
Buone curve a tutti.
Yamahrio