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AD MAJORA

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  1. Mi ero dimenticato di scrivere che sono tornato da Canazei sotto il diluvio con le strade zuppe d'acqua. Ovviamente la velocità era ridotta, ma nonostante la guida in discesa su strade con due dita d'acqua non ho avvertito scivolate. Certo non sono nate per dare il massimo in queste condizioni, visto anche la quasi mancanza di intagli nella spalla, ma mi sono sentito comunque sicuro. Dovendo fare 300 km di pallostrada, ho aumentato un po' le pressioni: 2,3 ant. e 2,5 post. La domenica dopo il Nivolet, sulle belle strade francesi, abbiamo guidato di buon passo e l'unica differenza notata è stata una sensazione di discesa in piega più veloce che all'inizio mi ha un po' sorpreso. Personalmente e per la guida necessaria con la MT-01 preferisco dover spingere bene sul manubrio, come avveniva con pressioni più basse e la riporterò su 2,2 entrambe. Montate il 18 maggio, ad oggi ho percorso quasi 2.500 km. Spero durino per farci il w.e. in Sardegna, ma ad occhio c'è ancora tanta tanta ciccia !
  2. "La misura approvata sarà effettiva dal 1° agosto, ma dal 15 settembre 2017 diventerà operativa con rimborsi per i motociclisti che tra il 1° agosto e il 15 settembre avranno usufruito del servizio autostradale con il Telepass. Ciò per consentire a Telepass di realizzare l’adeguamento tecnologico necessario." Il solito casino italiano: come faccio a dimostrare i viaggi in moto dal 1 al 15 settembre ? Meglio di niente, però si poteva fare meglio e due più.
  3. Beati Voi che vivete in una regione con strade fantastiche ! Val d'Elsa e Chianti sono vicine a Volterra, o sbaglio ?
  4. Argomento interessante e stimolante. Sono stati scritti volumi di sociologia e spese vite professionali su questi argomenti e scrivere poche righe è difficile. Ritengo che l'educazione stradale sia solo una - benché molto rappresentativa - sfaccettatura della più ampia educazione civica o morale comune. In Italia più che in altri paesi occidentali (paragonabili al nostro come storia e tradizioni) la libertà ed il rispetto degli altri hanno subito una drastica trasformazione, quasi sempre in peggio. Ogni generazione vive la sua epoca, ma è giusto confrontare ciò che eravamo per capire ciò che siamo e ciò che diventeremo. Alcuni atteggiamenti un tempo considerati "normali" o "giusti" oggi non lo sono più e viceversa: agli esempi citati da Omar, Billy e topo se ne possono aggiungere molti altri, anche più importanti. Ciascuno di noi è il risultato delle esperienze vissute: la famiglia, la scuola, il lavoro, il quartiere, la "società"; se uno o più di uno di questi fattori è carente, cioè non è in grado di fornire valori adeguati, talvolta si ottengono fenomeni estremi come quello accaduto. Per ottenere una efficace azione educativa occorrono tanti fattori, ma essenzialmente occorrono dei bravi educatori-maestri-esempi e dei volenterosi apprendisti. Nella Famiglia occorrono genitori validi, presenti, ed equilibrati. Nella Scuola occorrono professori che siano educatori supportati da strutture adeguate. Nel Lavoro occorre meritocrazia e competenza. Nella Società occorre rispetto della libertà altrui, convivenza pacifica ed una classe dirigente onesta e votata alla gestione della casa comune. Mentre scrivevo pensavo alla realtà italiana di oggi e mi cascano le braccia, per non dire altro. Credo occorrano decenni e forse una generazione non è sufficiente per modificare alcuni valori che oggi si sono imposti, sostituendone altri che io reputo migliori; in questi decenni occorrebbe una guida ed un esempio stabile e forte. In Italia non vedo questo scenario di cambiamento, anzi noto una deriva verso il peggio. Quindi, che facciamo? Ognuno, nel suo piccolo/grande mondo, si sforzi di vivere come un esempio almeno per i propri figli e/o per le persone a lui vicino e care. Io ci provo, osservando a distanza ciò che avviene intorno a me e non facendomi condizionare anche se alle volte lo sconforto è grande. La funzione rieducativa del carcere è una pura illusione in un sistema giudiziario lacunoso quale il nostro: dovrebbe bastare l'effetto deterrente del carcere per far desistere chiunque dal commettere reati. E' giusto dare a tutti una seconda possibilità, a patto che ci sia certezza del diritto.
  5. Se ordini due foto fanno lo sconto: 2 X 10 = 20 € Ecco le mie un po' di qualcos'altro oltre le moto
  6. Visto che si parla di bar, aperitivo e post caffè, ho spostato il topic nella sezione "Bar MT"
  7. Scusate, comprendo la vostra buona volontà, ma così non si capisce più niente... Qualora chiunque di Noi volesse organizzare un giringiro, è opportuno che apra un topic apposito indicando: - data di svolgimento - ora di ritrovo - percorso previsto Chi legge ed è interessato confermerà la sua adesione
  8. Diario del w.e. Venerdì 21 Partenza con il caldo, 300 km di pallostrada ed arrivo a Torino sotto il temporale; come inizio niente male, temevo… invece no !! Preso possesso del nostro pied-a-terre in centro (è stata un’ottima soluzione sia come posizione che come caratteristica alloggiativa, in un palazzo originale ed appartamenti curati), parcheggiate le motorelle nel box di Gerry, ci docciamo ed usciamo per la prima presa di contatto con la Augusta Taurinorum. Dopo la pioggia, l’aria è fresca e piacevole. Le prime ottime impressioni si rafforzavano man mano che procedevamo verso il ristorante, passando per bellissimi viali, portici, piazze, monumenti. Ottima cena in compagnia, risate e bottiglie di vino regalate dall’oste (non so in quale cantina siano finite…). Passeggiata notturna dopo-cena davvero bella: mole Antonelliana, piazza San Carlo, armeria Reale, piazza Castello e palazzo Madama, via Po. In giro tanta confusione allegra e giovane con addio al nubilato e celibato e feste di laurea a non finire. Sabato 22 Con il sole, partiamo comodi per il punto di incontro con gli altri amici; troviamo però il tempo per una passaggio veloce alla Reggia di Venaria sfiorando lo Juventus Stadium. La passeggiata verso il Nivolet procede tranquilla, godendo del panorama della valle e del lago di Ceresole: abbiamo impiegato 2 ore per percorrere 70 km a furia di soste per goderci lo scenario. Più si saliva e più il paesaggio diventava surreale ed immenso: montagne e vette a perdita d’occhio, laghetti e dighe arroccate fra le pendici. Il Gran Paradiso si offriva nelle sue vesti migliori a noi viandanti con gli occhi sgranati e felici. Pasto frugale in quota e discesa a valle rotolando. Ancora risate e buon cibo. Salutiamo i compagni di viaggio giornalieri e rientriamo a Torino, passando dall’aria condizionata dei 2612 m. slm. al föhn del lungo Po. Visita al borgo medievale con passaggio sotto la collina di Superga. Cena di gala nel salotto buono di piazza Vittorio Veneto con le signore vestite a festa. Ancora risate e buon cibo. Domenica 23 Sempre con il sole, partiamo prestino per iniziare il giro impegnativo verso le strade francesi. Il manipolo di audaci - ridotto a 13 moto - procede spedito verso la val di Susa e le altre tappe, snocciolando paesi e passaggi con una tabella di marcia degna di una gara di regolarità - nonostante i rifornimenti, le soste, le chiacchiere. Pranzo frugale a base de la potence sotto il sole dopo aver scalato il Galibier, pieno di amici ciclisti ancora eccitati dal passaggio del Tour di pochi giorni prima. Ancora risate e buon cibo. Lo Zio Billy, ormai pervaso dal sacro furore tecnologico alla scoperta del suo primo smartphone, spara a raffica foto, selfie, WA e FB peggio di un adolescente. Il percorso si conferma pieno di belle curve e ci divertiamo di buon passo, ognuno il suo. Finito il gioco ed il divertimento, ci salutiamo con non poca tristezza ed ognuno si dirige verso casa (per me altri 300 km di pallostrada) Leggo con piacere le emozioni ed i commenti scritti sopra da chi ha partecipato e non ne aggiungo altri: ciò che provo rimane dentro e sarebbe riduttivo e difficile descriverlo in poche righe. Un ENORME ringraziamento a Gerry che ci ha ospitato nella sua città e quasi anche nella sua casa in maniera impeccabile, organizzando ogni dettaglio per farci sentire a nostro agio AD MAJORA http://www.griffephotos.com/folio/2111/media/3WW4SL474P327I1P4T22X1/pjf65478.jpg.html
  9. Nel 2015 da Brescia siamo partiti per lo Stelvio, passando per Madonna di Campiglio, passo del Tonale, passo Gavia -->> http://www.mt-series.it/index.php/topic/9457-nord-stelvio-sabato-22-agosto/?p=102315 Se passi da Iseo devi percorrere la val Camonica fino a Ponte di Legno, che non è il massimo: statale dritta... Peccato: a fine agosto sarò al mare, altrimenti ti accompagnavo
  10. Credi male ! io voglio visitare: la Mole Antonelliana piazza Castello Palazzo Madama il Duomo di San Giovanni e la Sacra Sindone il castello del Valentino Venaria Reale Ho escluso il museo Egizio perché già visitato e gli altri musei perché siamo e resteremo ignoranti
  11. Riprendo altre mie sagge parole di qualche gg. fa: NON PARLO PIU'
  12. hai valutato questa proposta ? o è lo stesso posto ?! Premesso che mi fido di te e della tua conoscenza del percorso, mi sovviene un dubbio: non è meglio salire il Moncenisio all'andata anziché scendere al rientro (giro anti-orario) ?
  13. io conto 25 Gerry billy Ago Mancio Stefano Andrea pieropanet09 GianM RobyFr Luciano AD MAJORA Poly Freiheit vicio71 + MARCOMT Condor joe mcube73 Omar Pietro2 Lurens Ciano + bisonte17
  14. 12 minuti anziché 12 mesi: la differenza tra competenza ed incompetenza
  15. Aspettavo un tuo suggerimento https://goo.gl/maps/6G8Pi8dg2U12 Google dice 5 ore per il giro; considerato le soste varie, diciamo che possiamo trovarci per le 9,00 ?? cosi alle 17,00 siamo di nuovo lì ed i più lontani imboccheranno la pallostrada per tornare a casa. P.S.: mi fa piacere che vengano a cena anche i tuoi pargoletti - almeno abbassano l'età media da Matusalemme del gruppo
  16. Ho aggiunto alcune info nel primo post, che comunque riporto qui di seguito: Venerdì 21 luglio - dalle 18.00 arrivo a Torino; alloggio presso http://www.residencesacchi.it - via Sacchi, 3 Sabato 22 luglio - Colle del Nivolet (domenica la strada è chiusa) - ritrovo ore 10,30 presso Rivarolo Canavese all'ingresso dell'Hotel Rivarolo e de Il Gigante al rientro cena con gli amici piemontesi alle 20,30 presso Ristorante Porto di Savona - piazza Vittorio Veneto, 2 Per la domenica stiamo decidendo il ritrovo per il giro
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