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MacMickey

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  1. complimenti e benvenuto nel club SP. Lo scarico mi attira un sacco... tamarro Q.B. a vedere le foto vien voglia di strapparti i DbKiller!
  2. Bellissima! Direi che puoi togliere la bottiglia dal frigo: cin cin e complimenti! Sono certo che ti regalerà tante soddisfazioni: le sospensioni sono decisamente tutt’altro pianeta rispetto alla versione “liscia”. Bellissimo anche l’Arai perfettamente In tono! ;-)
  3. Beh sì, direi onesti e gentili. Quindi immagino che tu stia scalpitando per il ritiro in questi giorni... aggiornaci: attendiamo una bella foto!
  4. caspita... devi aver il concessionario sotto casa, io ne ho fatti quasi 40 solo per portarla a casa in garage! Confessa... l'hai presa su Amazon e te l'ha portata UPS!!! Non male come upgrade per iniziare bene il nuovo anno! V Lamps!
  5. Ciao Andrea... novità? Te l'hanno consegnata?
  6. si non l'avevo menzionato, è quello in alluminio che Yamaha chiama portatarga basso, te lo mostrano come in foto ma te lo ritrovi con la barra di 40 cm con le gemme arancio che sporgono Per ora sono fermo così, non mi piace aggiungere sono più per il less is more! Se potessi spenderei soldi per nascondere certi cablaggi fatti da schifo! 15 minuti più a sud di Desenzano, ho visto le tue foto e il tuo giro in Lessinia con la gemellina 09SP, noi passiamo sul Baldo e in valpolicella, ma abbiamo "sconfinato" solo una volta verso i monti Lessini, bellissima zona da scoprire!
  7. In effetti ho scritto Akra giusto per indicare uno scarico, ma non c'ho ancora messo la testa! Lascerò casualmente depliant e post-it in giro per casa poco prima del mio compleanno! Grazie per il consiglio!
  8. E' giunto il momento di fare un aggiornamento di questa presentazione: dal 29 giugno scorso non posso più considerarmi un imbucato! tutti i dettagli sono qui la mia MT-09 SP
  9. Ciao a tutti e buon 2019! Da parecchio mi ripromettevo di scrivere qualcosa... esattamente dal 29 giugno 2018. Ebbene sì la piccola belva ha preso posto nel mio garage sostituendo la FZ8 e non posso che dire: un cilindro in meno e tanto divertimento in più! Qualche anno fa mi presentavo come un imbucato presentazione MacMickey ma dal giugno scorso sono a tutti gli effetti un MTista! Ho sempre avuto un debole per la 09 fin dal suo esordio, ma viaggiando quasi sempre in due sulla FZ8 (mi alternavo alla guida con mia moglie) mi sembrava meno ospitale per il passeggero. Caratteristica che unita alla sua natura decisamente più indomita e meno pacifica, mi prospettava un deciso peggioramento della vita del zavorrino/zavorrina di turno. L'FZ8 poi aveva meno di 3 anni e visto che di soldi non ne avanzavano per fare questo genere di "follie" sono rimasto (siamo rimasti) a goderci ancora il 4 cilindri. Tutto è cambiato quando abbiamo aggiunto il secondo mezzo ed iniziando a girare ciascuno sulla propria moto il "problema" comfort passeggero è del tutto sparito e la pulce di un cambio è tornata a pungere. Ultimamente mia moglie, ormai a suo agio con la leggerezza del suo Monster 696, aveva smesso di usarla del tutto e il classico scambio moto che si faceva nei primi giri era sparito. Così un bel giorno le propongo di passare dal conce a ri-vedere e provare la 09 per capire bene quanto fosse diversa e se valesse la pena valutare il cambio o schiacciare la pulce e godermi ancora l'FZ8. Proprio in quel periodo avevo letto della versione special che metteva mano alle sospensioni e toglieva il problema di scegliere il colore proponendo una livrea pazzesca, bellissima, e che piaceva moltissimo ad entrambi. Provata e ordinata! Si è fatta aspettare un po' e alla fine impaziente l'ho ritirata con il solo cupolino sport montato e con l'accordo di montare le frecce Led al tagliandino (al momento non erano ancora arrivate...!) Ed eccola il 1° luglio al suo esordio inaugurale: giro del lago di Garda con tappa sopra Riva del Garda. Doppio spettacolo: lei e il panorama. Impossibile lasciarla ferma in garage anche solo per uscire e andare in ufficio: eccola con le frecce Led montate. In teoria il conce doveva togliermi la barra dei catarifrangenti sporgenti (mi dite perché sono qui e non sul monoblocco della pinza freno anteriore come sulla Tracer??? Orrore ingiustificato....) ma se n'è dimenticato C'ho pensato io, ed ecco il portatarga come dovrebbe essere: minimale. Si lo so così non è in regola, ma per sapere dove sono i catarifrangenti alle FdO servirebbe consultare un disegno della moto... io pensavo di rimediare con due tondi adesivi omologati posti sui lati esterni del parafango anteriore, che dite? La lista dei desideri è infinita, ma il budget è ampiamente prosciugato. Punterò su qualche regalo di compleanno leggermente telefonato... un Akra? Ma volentieri :)
  10. Wow... la vedo solo ora, che dire spettacolo di progetto. E' uscito l'Architetto allo scoperto! Immaginare questa realizzazione attraverso lo "scafandro" dell'originale non è alla portata di tutti. Intraprendere il percorso per la sua realizzazione ancora meno, certamente non potrei mai emularti in un lavoro simile! Complimenti. Ma parlando di cose serie: moto pronta da provare? Ottimo ci siamo. Noi del club possiamo sacrificarci e costituire un gruppo che a turno testa il mezzo e compila un report dettagliato per affinare la realizzazione finale. Resta tranquillo in Gallura, che noi continentali lavoriamo per te ;-)
  11. Cosa dire: innanzitutto che 1 è molto meglio di zero! Mi è capitato di meditare su corsi di guida da due o tre giorni, con parti teoriche, esercitazioni in pista e uscite su strada... ma che alla fine richiedevano un impegno di tempo e di denaro eccessivo per me, soprattutto alla luce del fatto che in casa siamo in due motociclisti, Marta e io! Per questo il giorno singolo, la formula one-day, era l'occasione attesa e perfetta: perchè pur guidando da diversi anni, soprattutto da quando siamo ciascuno con la propria moto, era chiara e ben avvertita la necessità di migliorare nella guida, per cercare di avere maggior controllo e margine di sicurezza, aspirando a quella fluidità che ti permette di apprezzare fino in fondo il piacere di guidare la moto. Il meteo ci ha tenuto in apprensione, ma la disponibilità di organizzatori e iscritti ad attendere prima della cancellazione definitiva ci ha fatto godere di una splendida giornata (beccato un temporale solo tornando, a due passi da casa!). Con Marta ho raggiunto il punto d’incontro e conosciuto Günter e Miriam, i compagni di corso, e i nostri tutor, sì non uno ma due: Gianni e Giuseppe, che più che seguiti ci hanno guidati passo passo con grandissima attenzione, lungo tracciati bellissimi passando dalla mitica "palestra" delle Coste ai tornanti per Capovalle. L’esperienza è stata veramente positiva e a fine giornata, oltre ad avere già cambiato qualcosa nel mio stile di guida troppo statico, c’era in me la chiara consapevolezza di aver ricevuto le indicazioni utili per migliorare ulteriormente durante i chilometri che non vedo l'ora di percorrere in futuro. E’ stata la prima partecipazione a qualcosa del genere, un’esperienza che non posso che raccomandare a tutti i motociclisti, che come il sottoscritto, desiderano imparare qualcosa di utile per migliorarsi e sentirsi maggiormente sicuri e appagati nella guida. Grazie per tutto, Michele
  12. MacMickey

    (MT-07) Sgunt - "Quorra"

    Bella moto! Bellissimo anche il light painting! Bravo Nell'aprire quella di buon compleanno... ho pensato subito: ma come l'avrà spenta la condelina? Confessa che gli hai datto una botta di scarico con due smanettate sul gas!!!
  13. Eh... speriamo che il meteo non ci costringa al rinvio! Si davvero bello. Dovresti vedere un "debriefing" al rientro da un bel giro... andiamo avanti a parlare per un'ora di hai visto questo, quello, ma quando quell'altro che ti stava dietro, davanti ecc...
  14. Grazie a tutti, troppo gentili! @Kathuschia: anche tu hai "contagiato" qualche ragazzo con la tua passione? di persona ci siamo già visti al Bike-Expo... in strada invece "purtroppo per te", da quel che ho capito potresti vederci sabato!
  15. grazie per il benvenuto! Sì, in effetti è un percorso un po' inconsueto. Quando mi capita di spiegare che la passione mi viene da Lei, spesso il mio interlocutore resta sorpreso, a volte pure un po' ci rosica perchè magari si trova nella situazione inversa, con una compagna che non comprende questa passione. Questa piccola presentazione è stata anche l'occasione per mettere la nostra storia nero su bianco, e in qualche modo ringraziare Marta per avermi contagiato!
  16. Eccomi, per ora non ho una MT-09 in garage, ma solo in testa... ma possiedo una FZ8 ancora troppo giovane e un portafogli troppo sgonfio per un cambio spensierato. In compenso il Vostro gruppo mi offre già ottime opportunità e per questo mi sono iscritto. Devo aggiungere anche che conoscendo Gianni di persona... era solo questione di tempo: prima o poi nel club ci sarei entrato! Ho iniziato la mia vita da motociclista "tardino", da ragazzino non avevo neppure il cinquantino. In compenso più tardi la mia fidanzata mi ha chiesto una promessa: da sposati ci prendiamo una moto? Lei la passione per le due ruote l'aveva fin da piccola e a 16 anni, con la A fresca in tasca, gironzolava con la sua Gilera Arizona! Più tardi però sarebbe passata ad un’auto, il desiderio di avere un mezzo proprio e l'aut-aut "se compri la macchina vendi la moto" avevano messo a sopire l’amore per le due ruote. Solo per qualche anno però. Quindici giorni dopo le nostre nozze, una fiammante Shadow VT 600 velvet red era sotto casa, e sei mesi più tardi, dopo un'estate da zavorrino, anch'io mettevo una bella A sulla patente (in quel periodo serviva ripetere pure l‘esame di teoria!). La shadow ci ha scarrozzati per 11 anni. Sempre affidabile e pronta. Ma col tempo c'eravamo stancati, usata sempre meno, sostituita spesso dall'auto per i motivi più banali, eravamo sul punto di venderla, ma un dubbio solo ci bloccava: abitiamo a due passi da lago alla prima coda l'avremmo rimpianta! Così partono le idee, "anche malsane" se vogliamo... Tipo prendere uno scooterone, più comodo e ugualmente agile nelle code. Ma a lei non garba affatto l'idea, quindi le propongo di tenercela ancor un po' o meglio, di metterla in vendita ad un bel prezzo alto, e se troviamo chi la compra, bene, altrimenti per prenderci poco... Tanto vale che ce la teniamo. Chi se lo immaginava che esistesse un mercato super fiorente della già pensionata shadow 600... dopo 3 giorni è venduta! Ci ritroviamo a piedi, sì c'è l'auto ma niente due ruote, e serve una decisione. Per il suo compleanno, dopo aver letto un paio di riviste del settore forse per la seconda volta nella nostra vita, prendiamo mezza giornata di ferie e giriamo un po' di concessionarie e alla fine il ventaglio si restringe a due opzioni: Hornet vs XJ6. Il concessionario Yamaha però non vuol saperne di parlare di prezzi se prima non la proviamo (al contrario di tutti gli altri, che appena capiscono che l’usato è già fuori dal box, buttano offerte sul tavolo) ottima idea, se non fosse che diluvia! Così torniamo a casa, idee più chiare ma nessuna decisione: io spingo per la XJ6 più sfruttabile, e lei per la Hornet, avendo visto una livrea dai colori che le piacciono molto. Il sabato successivo siamo da BrixiaBike a provare la XJ6. Il primo giro lo fa lei, perché la prima guida di casa in effetti è lei. Quando rientra ha il sorriso che traspare dal casco, gli occhi illuminati “provala! è come andare in bici!”. In più il bianco non era “bianco” ma un magnifico perla. E’ stato come se fossimo ridiventati motociclisti per la prima volta. Adesso il piacere di andare in moto era vero, non era un mezzo per raggiungere semplicemente un posto senza preoccuparsi del traffico e con l’aria in faccia, ed il primo anno triplichiamo i km percorsi. Due anni più tardi proviamo la FZ8, con lo zampino di Guido della Brixia è scattato l’affare e, per me, è stato come aggiungere ciò che mancava per ottenere una soddisfazione ancora maggiore. Insomma il nostro modo di vivere la moto era cambiato. Ce ne siamo accorti non solo dal chilometraggio, ma anche da tutto quel che abbiamo preso: dal casco serio al giubbotto tecnico, passando per gli antipioggia, i guanti e le scarpe... Tutte cose delle quali prima, con la shadow, neppure sentivamo la necessità, ora erano il naturale completamento per godere della moto il più possibile! A settembre scorso la svolta: dopo 16 anni di guidatore/zavorrina alternato a guidatrice/zavorrino le nostre selle si dividono e non poggiamo più le chiappe sulla stessa moto. Lei non sale più su quella che diventa la MIA moto. No, nessuna separazione o divorzio, è solo entrata in famiglia una Ducati Monster 696! Moto che guida prevalentemente lei e che ci ha resi un mini motoclub molto affiatato, poco disposto a rinunciare ad un giro su due ruote! Ed eccoci, entrambi iscritti a questo club, pur non avendo una MT. Spero ci vorrete lo stesso! Ah per la cronaca LEI si chiama Marta, Marta696. un saluto, Michele, MacMickey.
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