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Test Ride Yamaha MT-09 Y-AMT by MT-Series


Kevin21

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Yamaha Italia ha dato la possibilità ad MT-Series di provare in esclusiva la nuova MT-09 Y-AMT

 

Oggi alle 14 i nostri Soci @MarsMT07 @TorqueMaster @Condor @Joh84 @ILSignorGirola @Etto63 @Nicogia hanno condotto tale prova partendo dalla sede di Gerno guidando il nuovo modello di Yamaha per un paio di ore

 

Un sentito ringraziamento a Yamaha Italia per l'opportunità e un grazie a chi si è reso disponibile

 

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… non starò a spiegarvi concetti come cambio robotizzato, algoritmi o centralina madre perché so fareste fatica a seguirmi 😱😂 ma ormai rubano dappertutto … pensate che durante la presentazione han portato via  le leve frizione e cambio alle moto sotto 🫣 …. sarà ma ce la siamo cavati lo stesso anche senza 💪🏻

il concetto di ‘Symbiosis’ ve lo racconterò con un video della Condor Studios a breve, stay tuned
 

AR 🧑🏻🌳🐺🦅🦵🏻🥽 👱🏻‍♀️🎬🎞️🛢️ 🐒 FMI🇮🇹 FMI#echelareputazionefiniscainfrantumicomeunvasodicristallosottopostoallevibrazionidelbloccoMT01diAdMajoraalbancodelPiasini#

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Modificato da Condor
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Ieri ho avuto la possibilità di provare la nuova Yamaha MT-09 y-amt a Lesmo presso la sede della Yamaha Europe. 

Siamo stati accolti con un piccolo buffet ed il tutto è proseguito con una presentazione di cosa significa la sigla y-amt (automated manual trasmission) e da cosa sono partiti ed altri tecnicismi di cui non sono molto ferrato e che lascio spiegare magari ad altri più avvezzi di me. Il succo della presentazione era spiegare che è stata tolta la leva della frizione e la pedivella del cambio, mettendo una leva sul blocchetto di sinistra che si può usare con indice e pollice oppure anche sono con l'indice. In sostanza la moto può essere usata in 2 maniere differenti (manuale o automatica), cercherò di elencare le varie differenze sperando di non dimenticare nulla. 

Manuale

in pratica si utilizza la leva posta sul blocchetto di sinistra e si cambiano le marce a piacimento, se per caso ci si trova in 2° marcia e ci si dimentica di mettere la 1° quando il regime del motore scende sotto i 1.300 giri scala da sola per evitare che la moto si spenga (unico momento in cui interviene il sistema automatico se si usa il cambio in manuale). Quando si è fermi si può inserire la folle (N) che però non è più tra 1° e 2°, ma si trova sotto alla prima. Anche se non c'è la necessità dato che la moto si può spostare da accesa anche con la 1° inserita. Unica cosa che quando la moto viene spenta anche se si è messa in N questa in automatico inserisce la 1° marcia per motivi di sicurezza, Quindi in caso si debba spostarla bisogna per forza di cose accenderla. 

Qui si possono scegliere 5 modalità di guida (Rain - street - sport e 2 che si possono personalizzare)

 

Automatico

qui ci sono 2 modalità una D e una D+. 

Usando entrambe in sostanza cambia in autonomia le marce decidendo secondo alcuni algoritmi quale sia meglio usare in quel momento. La D è più per uso cittadino in quanto tiene i regimi del motore più bassi e mette sempre la marcia più alta, mentre il D+ tende ad essere più sportivo e tenere la marcia più bassa (non fa comunque arrivare le marce al limitatore, cambia prima, per cui se si vuole tirare il collo alle marce bisogna usare la modalità manuale. Se si usa l'automatico si può comunque intervenire cambiando le marce manualmente in scalata o salita. 

 

In seguito abbiamo avuto la possibilità di provare le moto per 2 ore e mezza circa su un percorso prestabilito con un addetto Yamaha a testa del gruppone e 1 in chiusura. Per quanto mi riguarda ho provato tutte le modalità di guida possibili, preferendo la manuale rispetto all'automatico. Il cambio manuale c'è da dire che è molto veloce negli inserimenti delle varie marce (Yamaha diceva 0.1 secondi di risposta se non erro) ed inoltre non da scossoni nell'inserimento cosa che alcuni quick -shifter magari fanno, quindi si ha possibilità di cambiare anche in piega senza grossi problemi e non avendo la pedivella del cambio non si deve spostare il piede dalla stessa lasciandola più stabile in piega. 

Invece per quanto riguarda l'automatico secondo me è ancora da perfezionare non mi sono trovato molto bene, le marce vengono cambiate come crede il sistema sia giusto farlo, ma essendo su 2 ruote solo io so quale è la migliore marcia da utilizzare (sulle 4 ruote la cosa cambia). 

 

Per concludere secondo me il manuale è molto prestazionale e può aiutare i neofiti ad approcciare senza preoccuparsi della frizione e della pedivella del cambio con i suoi pro e contro ovviamente. L'automatico invece è ancora un pochino acerbo e ha bisogno di qualche miglioria.

Io personalmente preferisco usare la moto tradizionale (forse è solo questione di abitudine come lo è stato per la macchina, lo vedremo in futuro). 

 

Ringrazio il Club che mi ha dato la possibilità di fare questa esperienza e poter provare questa moto in anteprima. 

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  • etorty esposto e importante questo discussione

Presente all'appello. 😁

 

Giornata sicuramente interessante, la presentazione è stata breve e ben strutturata, permettendo una buona panoramica del concetto di "Symbiosys" che Yamaha ha cercato di portare avanti con questa moto: integrazione di moto e pilota come se fossero strutturati in un unico essere; concetto interessante, ma - a mio parere - centrato solo a metà. Vi spiegherò poi il perchè.

 

Una volta finita la spiegazione nella sala riunioni al primo piano, siamo stati riaccompagnati al piazzale dove erano parcheggiate le 09, pronte per il giro. Rapido briefing sull'accensione (keyless, selettore su ON, reno tirato e tasto START premuto), sulla configurazione dei vari controlli e della modifica delle modalità di guida (già spiegate ni maniera estremamente esaustiva dal buon @Joh84)e siamo partiti direzione Lecco.

Il percorso è stato studiato per essere un mix tra cicli urbani, extraurbani e guidati veloci, in modo da poter testare nel modo più efficace possibile ogni singola modalità di guida della 09 AMT.

 

Il primo tratto ha permesso di sfruttare la modalità automatica D, la più "tranquilla" e conservativa, che fornisce cambiate a bassi giri utilissimi tra code, stop&go, incroci e quant'altro. La risposta alla cambiate è molto morbida e ben poco scattosa, anche se la selezione delle marce spesso non è molto azzeccata: qualora si cambiasse il passo il sistema ha delle indecisioni sulla marcia da inserire - soprattutto tra terza e quarta - lasciando quella più corta innestata per più tempo del dovuto. In quel caso si interviene o dando un po' di gas oppure selezionando la marcia successiva dal selettore.

 

Dirigendoci in zone più aperte, ho impostato la modalità D+: scalate più aggressive, marce tenute più alte, risposta più pronta del motore per poter guidare sportivamente senza pensare al'uso del cambio. Anche qui, qualche incertezza era presente, ma meno della modalità D, da prenderci un po' la mano ma tutto sommato godibile.

Arrivati a Lecco e puntando poi verso Valbrona abbiamo potuto sfruttare appieno la modalità manuale, nelle sue varianti Street, Sport e Custom (che non ho toccato, lmiitandomi alle prime due).

Qui la musica è cambiata, e di parecchio: le marce entrano come delle fucilate, precise al millisecondo, la moto non si scompone minimamente anche nelle scalate più aggressive grazie alla già supercollaudata frizione antisaltellamento, gli innesti sono repentini ma mai bruschi ed è incredibile come si possa salire/scalare marcia anche durante la percorrenza in curva.

Qualitativamente, ci troviamo davanti ad un sistema assistito che è un vero gioiello, in grado di alzare di parecchio l'asticella del pilota.

 

Il rientro è avvenuto tramite la famigerata SS36 (Valassina per gli amici), dove ho avuto modo di pasticciare col Cruise Control e di verificarne la bontà di attivazione e gestione, nonostante il cluster di comandi veramente importante presente sul blochetto sinistro.

Quindi in soldoni, mi ha stupito: sì, molto, è una moto affilata, precisa e veloce, la modalità manuale è il suo pane e l'ho grandemente preferita anche durante il traffico, considerando anche che le marce si possono cambiare con il solo dito indice. Il sistema, pur essendo ben più semplice del DCT Honda, è incredibilmente responsivo, non pigro, e ben meno conservativo di quello della casa alata, il che lo rende un competitor eccezionale in caso di future applicazioni su altri modelli di Iwata.

Mi è piaciuta?

No.

Non fraintendetemi, è un mezzo incredibile, ma l'impiego di una tale magnitudo di elettronica alla fine la rende sterile e "anestetizzante".

A me piace il feeling della leva frizione, l'azione della "doppietta"in scalata per pareggiare i gri motore con quelli della trasmissione, il cambiare le marce col piede - anche col quickshifter, alla bisogna. Insomma, è una di quelle azioni che per me completano l'esperienza motociclistica e questo continuo surrogamento elettronico priva in parte di quell'esperienza, un po' primitiva, di essere tu in controllo della macchina, e di sviluppare una vera simbiosi con lei - nonstante il diverso concetto che ha voluto portare avanti Yamaha riguardo al termine.

Inoltre resto sempre molto scettico nei confronti non della tecnologia, ma dei suoi utilizzatori: ormai si trova in giro sempre più gente con moto dalle capacità ben superiori a quelle di guida dei loro proprietari, un errore umano su mezzi così sofisticati è sì una possibilità sempre più remota, ma qualora accada c'è il rischio che abbia delle conseguenze ben più severe della media.

Personalmente, credo che continuerò ad affidarmi a mezzi con leve e pedaline. e lascerò quelli che al momento considero elettrodomestici glorificati a chi è più incline a lasciarsi guidare che a guidare effettivamente.

Come al solito, ringrazio chiunque sia riuscito a partecipare e a Yamaha Italia per il piacevole invito.

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Come unica rappresentante del mondo femminile anch'io ho partecipato alla prova della nuova MT-09 Y-AMT.

Ringrazio questo Club per avermi dato questa grande opportunità. 

E' stato bello potersi introdurre in casa Yamaha.

Per noi 20 MT-09 Y-AMT tutte schierate!

Sinceramente sono partita prevenuta... cambio automatico sulla moto... solo a guardarla senza la leva della frizione... mancava qualcosa.

Devo dire che poi nella prova su strada mi ha piacevolmente colpita! Non tanto per il cambio automatico che non l'ho trovato in linea col mio stile di guida se non nel traffico, ma soprattutto il cambio manuale in mappa sport sul misto. Gestirlo col solo dito indice rendeva tutto davvero veloce e divertente!

In ogni caso rimango fedele alla moto tradizionale... chissà se in futuro potrà mai farmi cambiare idea 🙂

 

 

Modificato da MarsMT07
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Boh ragassuoli andrò contro corrente ma a me questa MT-09 Y-AMT è piaciuta parecchio.... In automatico la mappa D la vedo bene nel traffico... La mappa D+ non saprei dire, magari usandola un po' si può apprezzare l'utilità ma in manuale secondo me è un bell'andare. A cambiare marcia con l'indice sinistro ci si abitua quasi subito (alla partenza al primo semaforo quasi mi sdraio cercando di mettere la seconda con il piede) e mi è sembrato meglio (più rapido) del Quick shifter ...almeno quei pochi che ho provato... In più mi è sembrato che in manuale i cambi marcia siano ancora più rapidi di quando è in automatico. Se dovessi prendere una 09 un pensierino lo farei, anzi io sarei più per questa che per quella normale. Anche lasciandola sempre in manuale è più comodo l'indice che l'alluce.
Ovviamente io arrivo da una MT-01 che di simile ha solo le misure della ruota anteriore, ma di questa MT-09 a me è piaciuto tutto, cambio (in manuale) compreso.
Unica cosa che ho notato, ma anche qui molto soggettivo, è la grafica del display che mi sembrava confusa con il contagiri quasi inutile, l'indicatore se in automatico o manuale a sinistra ma l'indicazione della mappa D o D+  in alto a destra, anche se poi il display lo guardo solo al semaforo mentre aspetto il verde 🙂
Un plauso alle persone di Yamaha che ci hanno accolto con cordialità e simpatia e ai due ragazzi che ci han portato per strada! Mi immagino la faccia dei due quando sui rettilinei uno degli ospiti andava di penna a go-go.
Ancora sorrido sulla battuta del tecnico che ci ha illustrato la filosofia di questa moto per l'acronimo Y-AMT tradotto "Yammmata"... alla napoletana!!
Per me è stata una prima volta ed ero molto emozionato, per cui grazie ancora per la magnifica esperienza a Yamaha e al mio club che mi ha permesso questa esperienza.

A ripensarci questa MT09ha due altri problemi.... non puoi impennare di frizione e non puoi sgasare dietro all'auto che non ti lascia passare nel traffico...perchè se sgaso gli salgo sul tetto🤣
E dal ILSignorGirola è tutto ... BaciBaci!

Modificato da ILSignorGirola
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Allora, cominciamo a parlare dell'automatico, il D, assolutamente da città, trasforma la moto in uno scooter, sicuramente comodo, nel traffico, ottimo per chi, come me, usa la moto sempre e tutto l'anno. Il D+, qui c'è molto lavoro da fare, è un D che allunga un po' di più le marce, ma quando sei in un percorso misto fa delle sciocchezze. Ad esempio: siccome l'algoritmo di gestione prevede di mettere le marce più alte quando si viaggia a velocità costante, a me è capitato che, lasciando scorrere la moto in una curva e tenendo costante e delicato il gas, quasi in uscita di curva mi ha inserito il rapporto superiore e non è bello. Quindi qui devono lavorare ancora molto, soprattutto nell'integrazione con il sistema a 6 assi. 

Il manuale, FAVOLOSO! Io uso molto il Quick Shift, sulla mia, ma in scalata devi chiudere il gas e se non sei nel range di regime giusto, fa un po' le bizze. Invece il Y-AMT in manuale è quasi perfetto, scala senza togliere il gas, non sbaglia mai, è molto più veloce del Quick e, come dicono gli scienziati, la comunicazione tra cervello e mano è più rapida che tra cervello e piede. Io me ne sono innamorato!

Nota che riguarda tutte le modalità, il fatto che, anche in manuale, quando ti fermi ad un semaforo o fai una frenata brusca, lui scali fino alla 1°, non ha prezzo, cosi come le partenze in salita.

Penso che quando faranno la SP, ci farò un pensierino serio.

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