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Kevin21

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Tutti i contenuti di Kevin21

  1. Kevin21

    Mi presentpo

    Ciao Sergio, benvenuto tra gli #italiandarksiders Non preoccuparti per l'età, teniamo x buoni anche quelli che hanno una Kawasaki 😁
  2. Kevin21

    (MT-07) Unsampei - "Dory"

    @unsampei per favore ricarica le foto usando gli allegati, non Tapatalk, grazie
  3. Alzate il volume del video per sentire come cambia il suono del CP2 da 689 cc della Yamaha R7 grazie al nuovo impianto di scarico racing Yoshimura R-77 Presentata lo scorso maggio, segna il ritorno dei Tre Diapason nel segmento delle moto sportive di media cilindrata, sostituendo la R6. La Yamaha YZF R7 è una delle più attese e non poteva scappae ai produttori di parti per moto, tra i quali gli impianti di scarico. Yoshimura ha pensato a un intero impianto dedicato. LA VOCE GROSSA L'attesissima Yamaha YZF-R7 riuscirà a colpire nel segno e contrastare la rivale messa nel mirino, ovvero la Aprilia RS 660? Non lo sappiamo ancora non avendo la sfera magica, ma di certo il mercato delle sportive di media cilindrata si arricchisce di un'altra interprete ravvivando un segmento che tra gli anni '80 e '90 del secolo scorso era molto competitivo. Ricavata dalla stessa piattaforma della naked MT-07, ha un design accattivante, una triangolazione sportiva ma non proprio da costringere il pilota a sdraiarsi sul serbatoio, ma è una sportiva quanto basta. Le manca qualcosa? Forse qualche cavallo ai 75 del bicilindrico CP2 e una dose di personalità in più. Allora ci ha pensato Yoshimura: il produttore di scarichi per moto ha realizzato uno scarico completo per la R7, caratterizzato da un design trapezoidale e prestazioni al top. Infatti, secondo i test, grazie al nuovo impianto, la potenza della sportiva giapponese sale del 6%, mentre il peso della moto, grazie all'utilizzo di materiali leggeri come il titanio e il carbonio, cala di oltre 3 kg. Per non parlare del sound che esce dal terminale di scarico, dal look da tipica superbike: la YZF-R7 ha un tono più basso, cupo e minaccioso. Lo scarico R77 si trova anche nei principali negozi di accessori per moto, a un prezzo di circa 460 euro. Il nuovo scarico però non è omologato per l'uso su strada ma solo per girare nei circuiti. Che Yamaha stia pensando a una competizione monomarca proprio con la YZF-R7? RINASCIMENTO SPORTIVO Dopo la Aprilia RS 660, tocca alla riportare Yamaha YZF-R7 riportare all'attenzione dei media, dei motociclisti e soprattutto degli appassionati del genere, la moto di media cilindrata. Tra i 30 e i 40 anni fa (eh già, ne sono passati...) le case giapponesi si scontravano in questo segmento, a suon di telai, motori, design e componentistica. Poi come tutte le cose, il loro ciclo di vita è volto al termine, vuoi per l'arrivo di altri modelli, vuoi per i limiti di velocità imposti dai codici della strada. Kawasaki risponde con la Ninja 650 e Honda con la CBR650R, modelli che però non hanno lo stesso fascino delle progenitrici. La R7 è un progetto anomalo, se ci è permesso utilizzare questo termine, perché deriva dalla naked MT-07, condividendo tecnica e ciclistica. Di solito succede il contrario, è la sportiva che da origine a una scarenata con un motore rimappato e roso più docile. In questo caso Yamaha ha voluto rispondere ad Aprilia con il materiale a disposizione, che non era niente male, dando vita a una sportiva capace di attirare l'attenzione già dall'annuncio del suo arrivo sul mercato. Il DNA della R7 richiama lo stile R-Series caratteristico di Yamaha , mentre il look sportivo viene esaltato dal cupolino aerodinamico sotto al quale si cela il gruppo ottico full LED “twineye”, che spunta quando si accende, dando proprio l'impressione degli occhi a mandorla, rendendo ancora più minacciosa.. GPONE
  4. Alla fine come dimensione è lì, ci balla un dito, non ho notato grosse differenze (sono uscito due volte, una con l'originale, e una con il WRS, che tengo basso) Più che altro è un solo fattore estetico, fumè mi piace di più
  5. Io ne usavo uno simile della OJ, pagato una decina di euro, per il classico, che divido tra moto ed auto Ma non mi è mai piaciuto, troppo facile asportare il dispositivo se lasci la moto incustodita qualche minuto Da un po uso lo scatolo GIVI, ci incrocio due fascette plastiche e fine. Non sarà il top della sicurezza, ma meglio di nulla
  6. Risposta di WRS Gentile Roberto, I nostri cupolini sono testati sui vari modelli di moto ; probabilmente la sua moto ha un'inclinazione del manubrio errata. Provi a ruotarlo leggermente per vedere se tocca ancora sui paramani. Saluti
  7. Kevin21

    Salve a tutti

    Ciao Andrea e benvenuto tra gli #italiandarksiders ad un Polesano come me
  8. Ciao Giorgio, benvenuto, e benritrovato, tra gli #italiandarksiders Grazie delle belle parole
  9. Fatto il rodaggio in due uscite 🤣 Ha pure preso il suo primo acquazzone la piccolina. il bagnetto l'ha fatto già lunedi. le ho messo anche il borotalco sullo scarico 😂
  10. C'è il Doc Condor, ma non è propriamente specializzato in flussi canalizzatori 🤣
  11. L'unica cosa che al momento è migliorabile ma ancora lontana è la produzione di energia per l'elettrico. Qualcuno (vedi Svezia) ci sia ta avvicinando. Ma il resto del mondo è molto lontano
  12. Nel futuro di Yamaha ci saranno moto elettriche a due e tre ruote. A dircelo è Fabrizio Corsi, Product Communication Manager Yamaha Motor Italia, che ci parla anche dei segreti della nuova MT-09 Una volta le moto “medie” erano di 600 cc, poi si è passati a 800-850 cc e ora voi con la MT-09 siete a 900 cc. Si arresterà mai questa crescita? “È vero, ci troviamo in una fase in cui le cilindrate continuano a crescere, e allo stesso tempo diminuiscono i pesi delle moto. Uno degli aspetti più importanti di questa evoluzione tecnologica è proprio il rapporto peso/potenza, che è molto cambiato. E poi c’è da considerare il fatto che ora abbiamo moto che raggiungono il picco di coppia molto più in basso rispetto al passato e sono diventate quindi più gestibili. Le cilindrate continueranno ad evolvere: è questa l’elemento sul quale puntare l’attenzione. Non parlerei di crescita, ma di innovazione. Si attesteranno intorno a questa cubatura se consideriamo le medie”. Non pensate che ora ci sia un “salto prestazionale” troppo marcato tra MT-07 e MT-09? “No, perché la MT-07 è una entry level a tutti gli effetti. È divertente, e anche più “teppistica” nella guida rispetto ad alcune concorrenti. È una moto che serve per riportare sempre più motociclisti e sempre più generazioni sulle due ruote. La MT-09 va proprio a colmare quel gap tra la bellissima sorellina e il mondo delle sportive pure. È una moto pensata per chi vuole divertirsi su strada, senza avere a che fare con le potenze impegnative delle supersportive, oggi sfruttabili solo in pista. In altri termini, è una moto che sta al passo con i tempi e risponde a diverse esigenze”. La nuova strumentazione della MT-09 è da 3,5”, perché è così piccola? Le concorrenti hanno display che vanno da 4,5 a 6,5”… “È una scelta anche di design. Volevamo tenere il display il più minimalista possibile. E quindi la scelta è andata sul 3,5”. Sul nuovo NMax 125 ha fatto il suo debutto la strumentazione connessa con lo smartphone, perché non abbiamo questa possibilità anche sulla MT-09? “L’NMax è il primo veicolo sul quale abbiamo iniziato a sperimentare una fase di connettività Bluetooth, ovviamente il futuro va in questa direzione ed espanderemo la possibilità di essere connessi agli altri modelli”. Perché avete deciso di intervenire sulla ciclistica in modo così radicale? “Il discorso è molto approfondito. Volevamo fare in modo che tutte le modifiche lavorassero in sinergia. Di conseguenza non siamo intervenuti solo sul motore, in ottica Euro 5, ma abbiamo tolto 4 kg e aggiunto 4 CV. Abbiamo ridisegnato tutto cercando di aumentare la qualità totale della moto, mantenendone però lo spirito originale. Nel perfetto stile Yamaha: perseguiamo la strada dell’innovazione, valorizzando il DNA del marchio”. MT-07 e MT-09 hanno più o meno la stessa età. La ciclistica della prima è stata solo aggiornata nel corso degli anni. Quella della MT-09 questa volta è stata rivoluzionata. Si può dire che la MT-07 sia nata con una ciclistica migliore? “No, non credo, sono due ciclistiche studiate per moto con motorizzazioni differenti che si rivolgono a due clienti diversi, con esigenze diverse. È giusto quindi che il loro sviluppo non si sovrapponga”. Avete dovuto rinunciare a qualcosa che avevate in mente per non sforare il target di prezzo? “Nell’ottica ingegneristica e di prodotto si può sempre fare di più. Ma se consideriamo il risultato siamo molto contenti di tutto quello che abbiamo fatto”. Il pacchetto elettronico della MT-09 è cresciuto notevolmente, perché non includere anche il cruise control? “Questo dispositivo è presente di serie sulla versione SP. Abbiamo voluto mantenere due versioni distinte della moto. Con la SP proponiamo una versione Premium. Con la MT-09 standard, invece, abbiamo voluto tenere un prezzo di mercato competitivo”. È curioso che, in tema di elettronica, ora la naked più evoluta di Yamaha sia la MT-09 e non la MT-10. Quando aggiornerete la MT-10? “Per il momento quello che abbiamo introdotto come gamma 2021 nella famiglia della naked sono la MT-07 e la MT-09. Abbiamo dichiarato che l’Euro 5 metterà fuori produzione solo il Super Ténéré 1200 e l’FJR1300. Quindi in futuro… vedremo”. È indubbio che il futuro delle due ruote vada verso la mobilità elettrica, come si sta muovendo Yamaha in questo settore? “Yamaha nel secolo scorso ha inventato la prima bicicletta a pedalata assistita e oggi siamo uno dei più grossi costruttori in assoluto di motori elettrici. Non solo di bici, ma anche per golf car e motori marini. Sull’elettrico abbiamo una visione molto chiara e precisa: è una direzione dove tutti andremo. Valutiamo di introdurre dei prodotti innovativi che soddisfino le esigenze dei clienti, sia in termini di performance sia di qualità. Stiamo già sperimentando in altri mercati uno scooter elettrico e abbiamo presentato concept molto interessanti. Siamo all’inizio di una roadmap nel mondo elettrico. A due e tre ruote” . Motociclismo
  13. Kevin21

    Yamaha presente a Eicma 2021

    Yamaha Motor Europe annuncia la propria presenza alla 78esima edizione dell’Esposizione Internazionale del Ciclo e Motociclo. La Casa di Iwata si presenterà ad Eicma 2021 con uno stand più grande rispetto al 2019, per consentire più spazio ai visitatori Yamaha Motor Europe annuncia la sua partecipazione all'edizione 2021 di Eicma. Dopo le incertezze iniziale legate alla pandemia di Coronavirus, con l’avvicinarsi dell’evento sono sempre più le Case che hanno confermato la propria partecipazione Honda alla 78esima edizione dell’Esposizione Internazionale del Ciclo e Motociclo (Eicma 2021, in programma dal 23 al 28 novembre prossimi, a Milano). Tra di queste, oltre alla new entry Yamaha, presenze certe quelle di Honda, Royal Enfield, Benelli e Fantic Motor. Yamaha Motor Europe ha preso questa decisione grazie anche all'avanzamento positivo dei programmi di vaccinazione internazionali e nazionali. Le Casa dichiara che all’interno del loro stand le misure di sicurezza preventive per contenere il Covid-19 saranno ancora implementate, in collaborazione con l'organizzazione Eicma. A questo proposito, le dimensioni dello stand Yamaha saranno ampliate rispetto al 2019 per consentire ai visitatori più spazio personale. Il Presidente e CEO di Yamaha Motor Europe N.V., Eric de Seynes, dichiara: "La decisione di partecipare all'Eicma non è stata facile da prendere per ovvie ragioni. Tuttavia, dopo aver osservato la tendenza legata all'evoluzione dei Covid-19 ed essere stati rassicurati dall'organizzazione dell’Esposizione circa la possibilità di fornire un ambiente sicuro per tutti i visitatori, consentendo loro di sperimentare appieno l'evento, riteniamo che sostenere il ritorno di un evento del genere sia la scelta giusta. Grazie al respiro internazionale, Eicma ha un grande significato per il nostro settore, rappresenta un momento unico e un luogo nel quale le aziende e gli operatori possono incontrarsi per percepire la reazione dei media e dei clienti rispetto ai nuovi prodotti, mantenendo vive le relazioni e raccogliendo anche ispirazione direzione per le tendenze future. Anche se dobbiamo ancora tornare a ciò che la maggior parte di noi considera normale, l'evento di quest'anno offre la prima opportunità agli amanti delle due ruote di vivere la propria passione in un luogo fisico e non virtualmente". Motociclismo
  14. SITO SW MOTECH Bikerfactory (ricordo che ci sono gli sconti per i Soci: passa da 170 a 136€ - SS escluse)
  15. Gli attacchi della nuova T9 sono identici a quelli del modello 18/20 ma non montano correttamente quelli della serie precedente Io ho messo il WRS Touring (è di un dito più alto che l'originale della T9) che avevo sulla Topa Grigia su questa, in posizione bassa tutto ok, se lo alzo toccano i paramani Fate attenzione perchè sul sito lo mettono compatibile, ho già segnalato al WRS la cosa
  16. In fase di frenata sento un TOC all'anteriore, sembrano le pastiglie che si muovono e producono rumore, lo fa a qualcun altro?
  17. Pedane con copertura in gomma originali Yamaha (#1RC274M00000) Manca un perno di fissaggio (sostituibile con un bulloncino M8 o con il ricambio che costa 6€ in Yamaha) 40€ spedite con SDA
  18. Copertura originale con cuciture grigio/rosse usata tre mesi, poi rifatta la sella 50€ spedita con corriere SDA
  19. Kevin21

    Presentazione

    Ciao Stefano, benvenuto tra gli #italiandarksiders
  20. Kevin21

    Presentazione

    Ciao Dario, benvenuto tra gli #italiandarksiders
  21. Kevin21

    Presentazione

    Ciao Dario, benvenuto tra gli #italiandarksiders
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